Gaeta: viaggio lungo la riviera di Ulisse. Tutte le cose da fare

Scritto da  Laura  in 

Un viaggio a Gaeta lungo la riviera di Ulisse soddisfa ogni aspettativa. Volete il mare? Lo trovate ai massimi livelli. Siete appassionati di storia? Basta passeggiare nei due borghi, quello medievale, costruito a picco sul golfo, e quello storico con i suoi vicoli tematici rivalutati dall’associazione Abbelliamo Gaeta. Avete desiderio di spiritualità? Gaeta è chiamata la città delle cento chiese e se anche non sono esattamente cento, ne troverete di importanti e significative: a Gaeta è nato ufficialmente il culto dell’Immacolata Concezione. Siete patiti della gastronomia? Troverete ottimi indirizzi dove mangiare specialità tipiche come la tiella, una focaccia ripiena di verdure o frutti di mare.

Gaeta medievale e il campanile del Duomo
Gaeta medievale e il campanile del Duomo

Gaeta è una destinazione a 360 gradi, visitabile in tutte le stagioni dell’anno e facilmente raggiungibile, in treno o in macchina. Noi abbiamo scelto il treno per evitare il traffico e problemi di parcheggio: con l’Intercity di Trenitalia si arriva da Roma-Termini alla stazione di Formia-Gaeta in un’ora e 7 minuti. E una volta scesi, affidatevi ad una guida valida che saprà organizzare al meglio il vostro soggiorno. Antonio Montella con la sua agenzia I Viaggi di Kilroy vi farà scoprire tutti i segreti di questa città così affascinante e densa di suggestioni assistendovi da vero local con consigli e supporto logistico.

iviaggidikilroy.it per info: +39 0771 464560 – +39 340 1798300

Gaeta dal mare
Gaeta dal mare

Gaeta: la storia

Le prime testimonianze sulla storia di Gaeta risalgono al IX-X sec. a.C. (fu popolata dagli Aurunci). Venne scelta come meta di vacanza dagli antichi romani (che costruirono la via Flacca per raggiungerla) e successivamente diventò presidio militare. Costruita su uno sperone roccioso e ben fortificato Gaeta è stata anche una delle repubbliche marinare e in epoca medievale punto d’approdo per i pescatori di Procida e Ischia fino a diventare l’ultimo baluardo del dominio borbonico come dimostra l’imponente presenza del Castello Angioino.

A Gaeta si sono rifugiati papi, personaggi politici e intellettuali che hanno lasciato un segno, rendendola oggi quella che è. Una città tutta da scoprire (e non basta un solo weekend!), in grado di regalare scorci da cartolina in ogni suo angolo.

Gaeta medievale
Gaeta medievale

Non mancano alcune chicche di street art: nel centro storico a metà di via Indipendenza troverete sulla piazza un murale che occupa tutta la facciata di un edificio andato distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale. E’ stato realizzato in occasione del Festival Memorie Urbane dallo street artist spagnolo Manolo Mesa e ritrae la signora Marisella, storica fruttivendola del quartiere che ha ancora il suo banco di frutta e verdura a pochi metri da lì: la vita quotidiana diventa opera d’arte e noi gli spettatori, seduti su curiose panchine a forma di libro aperto.

Street art a Gaeta
Street art a Gaeta

Gaeta: il castello

Il castello angioino-aragonese (articolato in due edifici) è situato nel centro storico di Gaeta. È attualmente sede nella sua parte aragonese di una caserma della Guardia di Finanza mentre nella parte angioina ospita l’Università di Cassino. L’edificio risale probabilmente al VI secolo, durante la guerra dei Goti ed è composto da due strutture comunicanti realizzate in momenti storici diversi. La parte visitabile da poco più di un anno (prima era off-limits) è quella angioina, utilizzata dal tempo dei Borboni fino al 1990 come carcere di massima sicurezza.

Gaeta - Castello Angoino
Castello Angioino a Gaeta

Dopo 30 anni di abbandono è possibile oggi, accompagnati da una guida esperta, scoprire alcuni segreti di questa fortezza. Vedrete le celle borboniche e quelle dell’ala piemontese con le porte dipinte blu savoia, il colore della nazionale di calcio. Pochi forse sanno che nel carcere di Gaeta scontarono la loro pena gli ufficiali nazisti Kappler e Reder, responsabili delle stragi delle Fosse Ardeatine e di Marzabotto. Ma a loro, in virtù della convenzione di Ginevra, fu riservato un trattamento di lusso.

Gaeta - Carcere
Carcere di Gaeta
Gaeta - Carcere: ala piemontese
Carcere di Gaeta: ala piemontese
Carcere di Gaeta: le celle
Carcere di Gaeta: le celle

Non come per i normali detenuti dentro minuscole celle con finestre a bocca di lupo, ma in veri e propri appartamenti a più stanze, con l’acqua calda nel bagno e la possibilità di ricevere ospiti tutti i giorni. Kappler con la complicità della moglie riuscì a fuggire rocambolescamente in una valigia. Oggi si sa poco di queste anomale prigionie e visitare il castello aiuta a comprendere un periodo della storia. Aperto tutti i fine settimana dalle 16:00 alle 22:00.

Per info: +39 351 8381584 

Carcere di Gaeta: il torrione
Carcere di Gaeta: il torrione

Gaeta: la montagna spaccata

E’ una delle cose da vedere. Sul Monte Orlando si trova il Santuario della Santissima Trinità conosciuto come il Santuario della Montagna Spaccata. Si accede al complesso attraverso un corridoio che espone le stazioni della via crucis maiolicate in ceramiche originali del ‘700 che porta alla cappella di San Filippo Neri proiettata da un piccolo accesso nella spaccatura della montagna. Percorriamo un saliscendi a contatto con la roccia e arriviamo sulla cupola della cappella (verniciata rosso mattone) che sembra sospesa sull’acqua.

Gaeta: Montagna Spaccata, la cupola sospesa
Gaeta: Montagna Spaccata, la cupola sospesa
Gaeta: Montagna Spaccata con Antonio Montella de I Viaggi di Kilroy
Gaeta: Montagna Spaccata con Antonio Montella de I Viaggi di Kilroy

La leggenda racconta che nel momento in cui Cristo morì sulla croce, 3 monti si spaccarono. Uno è in Terra Santa, l’altro è il Monte Orlando e il terzo resta sconosciuto. Un altro aneddoto riguarda un turco che, durante la dominazione ottomana, non credeva alla storia della spaccatura e nel momento in cui poggiò la propria mano sulla roccia dovette ricredersi: la pietra divenne morbida come il burro e la sua mano affondò lasciando l’impronta, oggi ben visibile.

Gaeta: la Montagna Spaccata e impronta del Turco
Montagna Spaccata: impronta del Turco
Gaeta: Montagna Spaccata, la grotta del Turco
Gaeta: Montagna Spaccata, la grotta del Turco

Sempre nel Santuario della Santissima Trinità si trova la suggestiva Grotta del Turco, altra immagine da cartolina con la visione di un mare scintillante, ma non è possibile scendere fino al livello dell’acqua. Sono percorribili sono i primi 60 gradini per motivi di sicurezza. Un’altezza tuttavia sufficiente per garantirsi un bello scatto. Qui è stato girato il sequel del Trono di Spade. Per visitare il Santuario gestito da un’associazione di missionari informatevi sugli orari che cambiano con le stagioni.

Per info: +39 0771 462078

Gaeta: le chiese

Tra i luoghi di culto più suggestivi merita una visita il Tempio di San Francesco nel storico dallo stile neogotico e in posizione super panoramica. Il Duomo di Gaeta è invece l’edificio di culto di riferimento degli abitanti con il campanile che svetta per 57 metri e campeggia in tutte le fotografie dello skyline. La cattedrale risale al 1300 e ospita uno dei ceri pasquali più ricchi del mondo composto da ben 48 formelle, oltre a custodire le reliquie di S.Erasmo.

Gaeta: cripta del Duomo
Gaeta: cripta del Duomo
Gaeta: scalone del Duomo
Gaeta: scalone del Duomo
Gaeta: campanile del Duomo
Gaeta: campanile del Duomo

Un vero gioiello è la cripta affrescata a cui si accede da uno scalone con preziosi stucchi su una base azzurro indaco e maioliche napoletane. A guidarci nella visita Lino Sorabella che lavora per i beni culturali e che ci ha fatto scoprire anche la cappella di Terra Santa di San Domenico vicina al duomo e a strapiombo sul mare. E’ inserita nella lista del Fai e trasmette sensazioni di mistero. In questo luogo venivano sepolti gli adepti di una confraternita. Ancora oggi sono visibili, esposti su mensole oltre 70 teschi e femori.

Gaeta: cappella di Terra Santa di San Domenico
Gaeta: cappella di Terra Santa di San Domenico

La Chiesa della Santissima Annunziata è parallela al lungomare. Nacque come orfanatrofio ed ospedale militare e si mantiene con le donazioni degli abitanti. Rappresenta un punto di riferimento del culto mariano perché al suo interno si trova la Cappella dell’Immacolata Concezione. Qui veniva a pregare Papa Pio IX in esilio e nel 1854 concepì proprio in questa cappella, interamente rivestita di stucchi e cassettoni dorati (di qui il nome Cappella d’oro o Grotta d’oro), il dogma dell’Immacolata Concezione. La cappella è assolutamente spettacolare e vi lascerà sbalorditi per la sua magnificenza. A guidarci nella visita con la sua semplicità il custode-guida Massimo Piercarilli.

Gaeta: Cappella dorata Immacolata Concezione
Gaeta: Cappella dorata Immacolata Concezione
Gaeta: culto Immacolata Concezione
Gaeta: culto Immacolata Concezione

Gaeta: le sette spiagge

Gaeta è famosa per le sue spiagge immense e dorate. Quella ufficiale nel centro città è la spiaggia del Serapo che potrete raggiungere a piedi dovunque vi troviate. Abbiamo contato ben 17 file di ombrelloni per ciascuno stabilimento ma lo spazio è davvero molto esteso. 

Gaeta: spiaggia del Serapo
Gaeta: spiaggia del Serapo

Passeggiando lungo la spiaggia del Serapo verrete attratti, sul lato strada, da un’imponente fabbrica dismessa. E’ l’ex vetreria Avir, che produceva il vetro prelevando la sabbia dal vicinissimo litorale. L’impianto chiuse definitivamente nel 1981 (per il graduale calo della materia prima e della richiesta) ma non venne mai demolito. Dal 2014 è proprietà del comune di Gaeta.

Gaeta: ex vetreria Avir
Gaeta: ex vetreria Avir

Per avere un’idea completa del litorale vi consigliamo una gita in barca organizzata dai I Viaggi di Kilroy tutti i giorni dalle 11:00 alle 17:00 attraverso le sette spiagge di Gaeta. Avrete il colpo d’occhio dal mare del promontorio gaetano e della sua bellissima costa. Rosario Giura ha una confortevole barca di 15 metri e vi accoglie a bordo con tiella e spumante.

Gaeta: il litorale e la Via Flacca
Gaeta: il litorale e la Via Flacca
Gaeta: le sette spiagge in barca
Gaeta: le sette spiagge in barca

Per passare una giornata di mare sulla terraferma vi consigliamo la spiaggia delle Scissurre a 5 chilometri dal centro di Gaeta. Non è molto larga ma quando fa caldo le pareti di roccia che la circondano si infuocano. Ma si affaccia su una baia immensa e limpida. Su questa spiaggia hanno girato la seconda serie del famoso sceneggiato L’amica geniale.

Gaeta: spiaggia delle Scissurre
Gaeta: spiaggia delle Scissurre

Gaeta: dove dormire

L’Hotel Mirasole International è un quattro stelle e rappresenta la soluzione ideale. In centro, a pochi metri dalla spiaggia del Serapo, è un albergo confortevole e moderno. Inoltre dispone di una grande piscina con annesso ristorante per consumare un aperitivo e una cena tranquilli, lontano dal caos cittadino, a base di pesce rigorosamente fresco. E’ imminente l’apertura di un centro Spa che renderà la location fruibile tutte le stagioni dell’anno.

Gaeta: Hotel Mirasole International
Gaeta: Hotel Mirasole International

www.hotelmirasole.com

Gaeta: dove mangiare

A Gaeta si mangia benissimo quasi ovunque. E’ terra di specialità gastronomiche, dalla bufala, alla tiella farcita, alle famose olive di Gaeta. Fatta questa premessa vi suggeriamo i ristoranti che ci ha consigliato Antonio Montella, tutti validi e con un ottimo rapporto qualità-prezzo.

Gaeta: centro storico
Gaeta: centro storico

La Cantina di Ciccillo è un bel locale che racconta la storia di Gaeta: nella sala interna si possono ammirare alcuni resti delle mura ducali e una cisterna romana. La sala esterna è allestita in un patio antico con colonne molto suggestivo appartenente alla ex chiesa del Salvatore. Troverete specialità gaetane e di pesce.

www.lacantinadiciccillo.it

La Rete è un ristorante-pizzeria semplice e accogliente nel centro storico di Gaeta lungo via Indipendenza. Padre e madre servono ai tavoli, il figlio è chef in cucina. Squisiti gli spaghetti alla gaetana: pomodoro, acciughe e olive di Gaeta. 

Gaeta: spaghetti alla gaetana
Gaeta: spaghetti alla gaetana
Gaeta: calamarotti alla votapiatto
Gaeta: calamarotti alla votapiatto

Masaniello è un’istituzione dal 1920. Si trova nella Gaeta medievale e propone specialità locali come i calamarotti alla votapiatto. Sono piccoli calamari fritti serviti come una frittata. Troverete la specialità in altri ristoranti ma qui li fanno al top.

www.ristorante-masaniello.com

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