Val Sarentino: alla scoperta dell’Alto Adige tra benessere e gourmet

Scritto da  Laura  in 

Val Sarentino: esattamente dieci anni fa le Dolomiti sono diventate Patrimonio Naturale dell’Umanità. Chi non le conosce? Anche noi pensavamo di aver scandagliato un po’ tutte le valli, eppure ne mancava ancora una all’appello.

La Val  Sarentino, un gioiello di bellezza e tranquillità a pochi chilometri da Bolzano, facilmente raggiungibile dal capoluogo in 20 minuti di auto dalla stazione di treni (punto di arrivo del Freccia Argento che collega Roma con il capoluogo dell’Alto Adige). La Val Sarentino è conosciuta anche come la terra degli omini di pietra, monoliti in arenaria sparsi sulla cima del monte Hohe Reisch a 2 mila metri di quota, diventati un’attrazione per i visitatori e attorno ai quali sono nate leggende di streghe e pozioni magiche.

Val Sarentino - Alto Adige

Val Sarentino: dove dormire

La Val Sarentino è la destinazione ideale per una vacanza all’insegna del benessere, dei ritmi slow e dei prodotti genuini, forse meno adatta per gli irriducibili dello sci. Base del soggiorno può essere l’Hotel Bad Schorgau, una vecchia casa privata del 1630, situata accanto a una sorgente di acqua ricca di ferro e zolfo, (di qui anche la definizione di “bagno contadino”), ristrutturata con amore e dedizione dai suoi proprietari nel corso di generazioni.

Oggi, alla guida della “casa” c’è Gregor Wenter che ha posto al centro della sua filosofia i temi del benessere tra tradizione e innovazione. Il tutto racchiuso nel concetto di Silhouette-Gourmet, un amabile mix di trattamenti Spa, cucina e qualità del sonno per ottenere un effetto benefico sul corpo e sulla mente.

Val Sarentino - Una dolce colazione
Val Sarentino – Una dolce colazione

Le stanza sono ampie, con il bagno integrato nella zona letto, lo stile minimalista ma super confortevole, le lenzuola di raso di cotone. L’Hotel Bad Schorgau ha realizzato una linea di prodotti denominati Trehs a base di pino mugo della Val Sarentino, fieno alpino  e “acqua vinea nobilis”, una linfa minerale ricavata dalle viti e dagli effetti purificanti.

La zona Spa è dotata di macchinari di ultimissima generazione ma si presenta in uno stile semplice, contadino, come lo era forse la “la casa” nel 1630. Da provare sicuramente i pacchetti detox proposti dall’hotel nella formula 3-5-7 giorni.

E non dimenticare mai di bere un bicchiere d’acqua di sorgente con due gocce di aceto di mele biologico. Ad accompagnare Gregor Wenter nel suo cammino lo chef Mattia Baroni, ex ingegnere informatico che ha portato nelle cucine dell’hotel (il ristorante è già stato insignito di 1 stella Michelin) una concezione culinaria basata sul processo di fermentazione dei prodotti (come facevano gli antichi romani con il “garum”) per esaltare i sapori e ottenere il massimo della nutrizione e salubrità.

Un esempio? Recuperare il pane raffermo attraverso la fermentazione, o anche la polenta e alcuni formaggi introducendovi muffe edibili. Un concetto applicato anche ai vini naturali e biodinamici.

Val Sarentino: cosa fare

Il punto di forza di una vacanza in Val Sarentino e la riscoperta dei sapori genuini e dei prodotti che la natura offre. La visita a un tipico maso può essere illuminante. L’azienda Tennackerof si trova a 1000 metri di quota ed è gestita dalla stessa famiglia da oltre 200 anni. Qui vengono allevate le mucche nel modo più naturale possibile, nutrite con fieno profumato e munte tutti i giorni con cura dal proprietario.

Il prezioso nettare bianco della Val Sarentino, sottoposto a rigidi controlli di qualità, viene poi utilizzato dalla cooperativa Mila (www.mila.it) per la produzione di una nuova linea di latte bio: il Latte Fieno, particolarmente gustoso, molto digeribile e di lunga durata. Deliziosi anche i krapfen fritti ripieni di papavero fatti in casa, gustati davanti a una magnifica vista della valle.

Altra proposta gastronomica della Val Sarentino, il brunch al rifugio Sarner Skihutte (in italiano “baita per sciatori”), circondato da prati e in una posizione tranquilla e assolata a 1600 metri di quota. E’ un accogliente albergo di montagna, raggiunto un tempo dagli abitanti della valle che affrontavano la salita con vecchi sci di legno.

A cucinare per noi un brunch altoatesino rivisitato in chiave moderna, l’influencer e food blogger Stefano Cavada. Protagonisti, sempre i prodotti lattiero caseari (formaggi, yogurt, latte) di Mila, la cooperativa composta da 2500 famiglie contadine proprietarie di masi con non più di 14 mucche per stalla. Il latte fresco 100% Alto Adige viene raccolto tutti i giorni dell’anno ed elaborato entro 24 ore.

Val Sarentino - Alto Adige

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