Itinerari alla scoperta del bello

Viaggio a Brescia, tra storia e contemporaneità: un itinerario d’arte e bellezza (2025)

Laura Ciarallo
Pubblicato il: 6 Ottobre 2025

E’ stata capitale della cultura insieme a Bergamo nel 2023. Brescia è una di quelle destinazioni che non compare tra le top ten delle città d’arte più visitate ma meriterebbe a pieno titolo di scalare la classifica per la ricchezza del patrimonio artistico custodito e l’altissima qualità del suo sistema museale. Ho trascorso un solo giorno e una notte a Brescia, appena 24 ore, ma sufficienti a restare piacevolmente sorpresa dal suo fascino.

Brescia - Lo svelamento di Ex-stasis accanto al Teatro Borsoni: credits Christian Penocchio
Lo svelamento di Ex-stasis accanto al Teatro Borsoni: credits Christian Penocchio

Ex-stasis davanti al Teatro Borsoni: un battito d’ali che accoglie il visitatore di Brescia

Il mio viaggio è iniziato da via Milano, cuore di un quartiere periferico che negli ultimi anni sta vivendo una profonda trasformazione. Davanti al Teatro Renato Borsoni è stata inaugurata Ex-stasis di Patrick Tuttofuoco, vincitrice della call Life Art al Teatro Borsoni. Energia creativa per Brescia. La tua città europea, promossa dal Centro Teatrale Bresciano insieme al Comune e sostenuta da A2A.

Scelta attraverso un bando pubblico curato da mia sorella Valentina Ciarallo tra 146 progetti presentati, l’opera alta circa 4 metri si presenta come una grande scultura concava in acciaio, da un lato vivacemente policroma: le sue superfici passano dal verde all’azzurro al rosa, come un arcobaleno dai toni pastello, mentre l’interno specchiante riflette e trasforma le immagini di chi vi si avvicina. A molti ricorda un petalo di rosa, ad altri un cono acustico, per altri ancora il battito d’ali di una farfalla. La sua forma evoca un abbraccio aperto, memoria dell’iconografia della Madonna della Misericordia, simbolo di accoglienza e condivisione.

Brescia - Il Teatro Renato Borsoni e l'opera Ex-stasis
Il Teatro Renato Borsoni e l’opera Ex-stasis

Collocata nello spazio esterno del teatro che l’estate si trasforma in arena per eventi, Ex-stasis è pensata come dispositivo urbano: la base in acciaio a forma di T (ricorda le travi industriali dei capannoni) funge da seduta, invitando cittadini e visitatori a sostare e interagire.

È un’opera di tutti e per tutti capace di trasformare un luogo periferico in una piazza della bellezza, restituendo identità a un’area – sede di fabbriche dismesse come lo era anche il teatro – oggi cuore pulsante della cultura bresciana. L’inaugurazione ha segnato anche il primo anniversario della riapertura del Teatro Borsoni progettato dall’architetto Camillo Botticini sul sito dove sorgeva l’impianto dell’Ideal Clima. Il Borsoni ospita spettacoli, concerti, incontri e attività per famiglie e scuole ed è loa prova tangibile di una città che investe sulla cultura come motore di rigenerazione urbana.

www.centroteatralebresciano.it

Le radici romane e longobarde di Brescia: il Museo Archeologico

Si cambia quartiere e si raggiunge il centro della città. Da qui inizia una passeggiata tra antiche vestigia romane, momumenti di origine celtica-longobarda e capolavori cinquecenteschi. Il Museo Archeologico custodisce la storia più antica della città. Qui si respira la grandezza di Brixia romana (l’antico nome di Brescia), tra mosaici policromi, il Capitolium del 73 d.C. fatto erigere da Vespasiano, i reperti funerari e resti architettonici di templi che riportano indietro di duemila anni.
Il tesoro più prezioso del museo è senza dubbio la Vittoria Alata, statua bronzea del I secolo d.C. scoperta nel 1826 e restaurata nel 2020 dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze.

Brescia - La Vittoria Alata al Museo Archeologico
La Vittoria Alata al Museo Archeologico

Il restauro ha permesso di restituire brillantezza ai dettagli e solidità alla struttura, svelando tutta la grazia e la bellezza della figura alata che oggi è diventata uno dei simboli della città. Il recupero della Vittoria Alata è stata un’operazione complessa e ha comportato la pulitura delle superfici bronzee, la rimozione di materiali corrosivi dall’interno della statua e la realizzazione di un nuovo e avanzato sistema di sostegno per sorreggere ali e braccia, trovate staccate quando venne scoperta.

La statua si trova in una sala moderna, non al centro ma leggermente spostata verso un lato, a cui si accede attraverso una doppia porta, come quelle delle gioiellerie. Al riparo dalla luce naturale e con un impianto di ventilazione potente per garantire la conservazione dell’opera nel tempo, la statua poggia su una base in marmo progettata per essere antisismica, collegata allo scheletro interno. 

www.bresciamusei.com

Il teatro romano a Brescia lungo il corridoio Unesco
Il teatro romano a Brescia lungo il corridoio Unesco

Il corridoio UNESCO: verso Santa Giulia

Accanto all’eredità romana si incontrano anche testimonianze longobarde che raccontano la trasformazione di Brescia in età medievale, confermando la sua centralità culturale nel corso dei secoli.Camminando lungo il corridoio UNESCO che collega i principali luoghi dichiarati Patrimonio dell’Umanità, si arriva al Museo di Santa Giulia, ospitato nell’antico monastero benedettino fondato dal re longobardo Desiderio.

La Croce di Desiderio nella Chiesa di San Salvatore a Brescia
La Croce di Desiderio nella Chiesa di San Salvatore a Brescia


La visita porta al cuore spirituale del complesso, la Chiesa di San Salvatore, tra i più importanti esempi di architettura altomedievale in Italia. Qui è custodita la preziosa Croce di Desiderio con 212 gemme incastonate nell’oro, capolavoro di arte orafa e simbolo di fede e potere.

Il pavone di origine longobarda
Il pavone di origine longobarda

Altro pezzo iconico la lastra con pavone, una scultura in marmo proconnesio, cavato nelle isole del Mar di Marmara, di origine longobarda risalente alla seconda metà dell’XIII secolo in eccellente stato di conservazione. Ritrae un pavone lavorato a bassorilievo avvolto in un lungo tralcio di vite con foglie e grappoli.

Brescia - Museo di Santa Giulia
Museo di Santa Giulia

Il Coro delle Monache e il giardino di Santa Giulia

Il percorso prosegue nel suggestivo Coro delle Monache, dove gli affreschi rinascimentali lasciano letteralmente a bocca aperta avvolgendo il visitatore con scene vibranti di spiritualità e colore. Ogni parete è un racconto pittorico che invita alla contemplazione.

Il Coro delle Monache nella Chiesa di San Salvatore a Brescia
Il Coro delle Monache nella Chiesa di San Salvatore a Brescia


Uscendo si scopre il giardino di Santa Giulia, oggi arricchito da installazioni di arte contemporanea. Tra le ultime acquisizioni Il mondo d’acciaio di Emilio Isgrò che porta la sua poetica delle cancellature in un contesto verde e silenzioso: un incontro inatteso e stimolante fra natura, storia e linguaggi d’arte. Tutti i nomi delle città impressi sul globo sono cancellati nello stile tipico di Isgrò tranne uno: Brixia, in onore alla città che ospita l’opera.

Matthias Stom in Pinacoteca: tra antico e contemporaneo

La Pinacoteca Tosio Martinengo accoglie in questo periodo una mostra dedicata al caravaggesco Matthias Stom, pittore fiammingo capace di interpretare con forza la lezione di Caravaggio attraverso luci drammatiche e intensità espressiva. Una mostra piccola per quantità di opere, circa una ventina (alcune di proprietà del museo, altre da collezioni private) ma densa per la qualità delle tele.


Al di là delle mostre temporanee la Pinacoteca è di per sé una tappa imprescindibile: il palazzo che la ospita è un gioiello architettonico che unisce eleganza storica a interventi contemporanei. Di grande impatto visivo quello di Anish Kapoor che ha rivestito le pareti di alcune sale con velluto dai colori vividi e sorprendenti, dal verde acido, al viola melanzana, al rosso cardinale, al glicine, trasformando la visita in un’esperienza immersiva dove antico e moderno dialogano con naturalezza.

Allestimento di Anish Kapoor alla Pinacoteca di Brescia
Allestimento di Anish Kapoor alla Pinacoteca di Brescia

Piazza della Loggia e Teatro Grande

Passeggiando nel cuore della città si incontra Piazza della Loggia, elegante e armoniosa, perfetto esempio di architettura rinascimentale. Qui il tempo sembra scorrere più lentamente, tra caffè storici e facciate ornate, in uno spazio che è anche luogo della memoria e del vivere quotidiano. Nel maggio del 1974 fu teatro dell’attentato terroristico che provocò 8 morti.

Piazza della Loggia a Brescia
Piazza della Loggia a Brescia


Poco distante il Teatro Grande accoglie gli amanti della musica e dello spettacolo. E’ il principale palcoscenico di Brescia, situato sul corso Giuseppe Zanardelli. Fu costruito a metà del ‘600 e modificato fino alla metà dell’800. Il nome Grande deriva dalla precedente denominazione Il Grande in onore a Napoleone Bonaparte. Riconosciuto come monumento nazionale oltre alla programmazione, il teatro sorprende con i suoi ambienti e il bar affrescato, vero salotto culturale.  

Il bar affrescato del Teatro Grande a Brescia
Il bar affrescato del Teatro Grande a Brescia

Nel quadriportico di Piazza Vittoria campeggia invece il rinoceronte di Stefano Bombardieri  dal titolo Il peso del tempo sospeso. La scultura in fibra di vetro è lunga 4 metri e rappresenta la metafora della vita umana sospesa tra gioie e dolori.

Il rinoceronte sospeso a Brescia
Il rinoceronte sospeso a Brescia

Palcoscenici archeologici: arte nei luoghi della memoria

Brescia ama intrecciare i fili del passato con quelli del presente. Lo dimostra il progetto Palcoscenici archeologici che ha portato artisti contemporanei (da Vezzoli, a Isgrò, a Plessi), nei siti storici della città. L’antico si è aperto così a nuove interpretazioni e contaminazioni trasformandosi in cornice per linguaggi artistici attuali. Un’esperienza che rende la visita ancora più stimolante perché permette di guardare alle testimonianze archeologiche con occhi nuovi. Ad inaugurare nel 2021 questo progetto otto sculture dell’artista bresciano di fama internazionale Francesco Vezzoli che ha collocato le sue opere glam-rock in dialogo con le vestigia romane e longobarde della città, tra il Parco Archeologico, il Capitolium e il Museo di Santa Giulia.

Palcoscenici archeologici: le opere di Francesco Vezzoli
Palcoscenici archeologici: le opere di Francesco Vezzoli

La metropolitana d’arte: viaggiare nel futuro

Anche muoversi a Brescia può diventare un’esperienza estetica. La metropolitana cittadina, una delle più moderne d’Italia, totalmente automatizzata e senza conducente, è un vero gioiello di tecnologia e design. Molte stazioni ospitano installazioni artistiche e interventi di creatività contemporanea, trasformando i tragitti sotterranei in un percorso culturale accessibile a tutti ogni giorno. Da non perdere alla fermata della stazione ferroviaria Incancellabile Vittoria, scultura di Emilio Isgrò donata alla città.

Veduta aerea del centro storico di Brescia
Veduta aerea del centro storico di Brescia

Brescia e la Mille Miglia

Brescia è anche la culla della prestigiosa competizione di auto d’epoca Mille Miglia: nel 1927 i suoi fondatori la scelsero come punto di partenza e arrivo di quella che diventò negli anni la Corsa più bella del mondo. L’antica tradizione motoristica di Brescia e la sua grande passione per le quattro ruote sono elementi chiave e oggi la sua rievocazione storica richiama ogni anno cultori da tutto il mondo. 

Il percorso originale era un tragitto a forma di otto tra Brescia, Roma e ritorno a Brescia, circa 1800 chilometri totali. Nel 2004 è stato aperto il Museo Mille Miglia all’interno di un ex monastero benedettino nella zona di S. Eufemia, a est del centro cittadino di Brescia. Accoglie auto storiche di notevole valore dal 1927 agli anni ‘60, più una sezione dedicata alle Mille Miglia contemporanee e una lunga lista di cimeli: fotografie, manifesti, indicazioni stradali e pompe di benzina.

Il Museo della Mille Miglia a Brescia
Il Museo della Mille Miglia a Brescia

Dove dormire a Brescia: l’Hotel Vittoria

Brescia non dispone di molte strutture ricettive. Gli hotel sono pochi e quando la città ospita eventi internazionali è difficile trovare posto. Per chi desidera vivere nel cuore di Brescia consiglio l’Hotel Vittoria, raffinato edificio in stile liberty-deco che unisce fascino storico e comfort moderni. Gli interni conservano il sapore elegante degli anni Trenta, con marmi pregiati e arredi d’epoca, mentre le camere, con il parquet originale, offrono accoglienza calda e funzionale. Il ristorante interno propone specialità lombarde con tocchi creativi, rendendo il soggiorno un’esperienza completa. Dalle finestre si ammirano i tetti e le vie del centro, un invito a uscire e lasciarsi conquistare dalla sobria bellezza di questa città.

www.hotelvittoria.com

Hotel Vittoria a Brescia

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