Premetto che non andavo a Madrid da circa 20 anni e quando è arrivato l’invito dell’ente del turismo spagnolo si è accesa subito la lampadina della curiosità. Madrid è oggi una città profondamente diversa da quella che ricordavo. Già solo “planando” dall’aeroporto sulla Gran Vìa si avverte subito, nonostante il traffico un vibe stimolante che la rende la nuova “mecca” dell’opulenza. Una città che fa dell’abbondanza (in ogni senso) il suo nuovo mantra. E che si presenta al visitatore in tutta la sua vivacità e gioia di vivere.
Una capitale sicura, pulita, effervescente dal punto di vista culturale e in continua evoluzione urbanistica e artistica. Proprio l’arte contemporanea con l’Apertura Gallery Weekend è stata la chiave per scoprire una città inedita, alternativa agli itinerari più tradizionali ma sempre ancorata alla sua storia e al Dna di prima città della Spagna da quasi 500 anni.

Madrid: un soggiorno sulla Gran Vía
Ho iniziato il mio viaggio nel cuore pulsante della città giorno e notte: la Gran Vía. Ho alloggiato all’ Hotel Vincci Capitol. L’edificio, inaugurato nel 1935 in pieno stile razionalista, è una delle icone architettoniche di Madrid: la sua sagoma smussata, con l’insegna luminosa della Schweppes che da decenni domina le notti madrilene, sembra uscita da un film in bianco e nero.
Al primo piano, il ristorante panoramico affacciato sull’angolo curvo offre uno dei colpi d’occhio più suggestivi della città: la Gran Vía brulicante di auto e pedoni scorre tra insegne, cinema e palazzi eleganti come un grande teatro a cielo aperto. Per qualche istante ho immaginato di essere a Manhattan…

Apertura Gallery Weekend: l’arte come bussola
Da 16 anni a metà settembre per quattro giorni, oltre cinquanta gallerie trasformano la capitale spagnola in un museo diffuso durante l’Apertura Gallery Weekend, iniziativa promossa da Arte Madrid, associazione che da un quarto di secolo riunisce il fior fiore delle gallerie madrilene.
Visitando una selezione di spazi con l’assistenza di ottime guide messe a disposizione dalla Comunidad Madrid, ho scoperto la città e alcuni quartieri, dai più blasonati alle aree emergenti.

Un tour dal quale è emerso un volto nuovo, più creativo, cosmopolita e sorprendente di Madrid. Susana Blas del Campo è un guida ufficiale, parla perfettamente italiano ed è preparatissima su ogni argomento. La potete contattare al +34 606952433 oppure via mail sbc.guidespain@gmail.com.

Il percorso è iniziato a Prosperidad, quartiere residenziale con la galleria di Álvaro Alcázar, nome storico nel contemporaneo, la cui programmazione alterna artisti affermati a giovani emergenti. Nell’elegante Salamanca, la “Parigi madrilena”, con i suoi palazzi ottocenteschi in stile hausmaniano e le boutique di lusso si trova il raffinato appartamento-galleria di Guillermo de Osma e la galleria Leandro Navarro dove il Novecento dialoga con l’arte contemporanea.
In Calle Serrano, la strada del luxury-shopping ho visitato Opera Gallery. Mi hanno colpito particolarmente le fotografie coloratissime del regista Pedro Almodóvar, capace di trasformare con i colori il quotidiano in poesia.

Dal lusso di Salamanca ho raggiunto il quartiere di Justicia, elegante e cosmopolita, che ospita gallerie come la storica Elvira González, la sperimentale Travesía Cuatro e la raffinata Cayón, che espone una retrospettiva dedicata a Miró e al suo uso del nero. Cayon ha anche una succursale sull’isola di Minorca all’interno di un ex teatro pubblico.

Poco distante, a Chueca, il quartiere gay-friendly paragonabile al Marais parigino, la galleria Max Estrella indaga i rapporti tra arte, tecnologia e scienza, mentre le strade brulicano di locali e librerie indipendenti.

Il viaggio nell’arte è proseguito nel quadrante sud-est di Madrid, a Carabanchel, un quartiere un tempo industriale, oggi diventato uno dei distretti più creativi della capitale.
Tra ex depositi di taxi e capannoni trasformati in spazi espositivi, ho visitato la galleria Veta, la più grande della città con i suoi tremila metri quadrati (specializzata in arte figurativa), e quella di Sabrina Amrani, laboratorio di contaminazioni culturali.
È qui che Madrid mostra il suo lato più sperimentale, lontano dalle cartoline classiche e forse proprio per questo più autentico.

I grandi musei, i nuovi spazi contemporanei e le collezioni meno conosciute
Madrid custodisce alcuni dei musei più importanti del mondo. Al Prado, fondato nel 1819, si attraversano secoli di pittura europea: da Velázquez, con le sue “Meninas”, a Goya e Bosch.
Un museo in continua espansione. Negli ultimi anni si sono aggiunti moduli immobiliari di nuova costruzione. Fate un salto a vedere il gigantesco portale di bronzo con apertura automatizzata firmato dall’artista spagnola Cristina Iglesias.

Al Museo Reina Sofía, che ha ospitato nell’immenso atrio il ricevimento per Apertura Gallery Weekend, ho rivisto uno dei capolavori più emblematici del Novecento, la Guernica di Picasso, realizzata in poche settimane dall’artista come atto di denuncia contro la guerra civile spagnola.
Il Thyssen-Bornemisza, completa la magnifica triade con i capolavori dell’impressionismo, avanguardie e arte americana.

Nel giardino del Museo Lázaro Galdiano si è svolto l’evento inaugurale di Apertura Weekend Gallery con un’inedita mostra all’aperto di 14 installazioni contemporanee.
Il museo, ubicato in un antico palazzo nell’elegante calle Serrano, è il quarto per importanza della capitale ed espone in modo permanente quasi 5 mila pezzi tra cui un’importante selezione di opere di Goya, El Greco, Zurbarán e Bosch. https://www.museolazarogaldiano.es/

Il Museo delle sculture de La Castellana è invece uno spazio di arte pubblica open-air con 17 sculture ben conservate tra cui il Delfino di Mirò, valore 4 milioni di euro.
Palazzo de Liria e Museo Cerralbo sono due ex residenze private con importanti collezioni d’arte che meritano una visita. Ma è consigliata la prenotazione.
La street art si concentra invece nel quartiere di Lavapiés, con i suoi murales colorati, offrendo uno sguardo sulla Madrid multiculturale e in continua trasformazione, un museo a cielo aperto dove le facciate raccontano storie di convivenza e creatività urbana.

A pochi passi dal Reina Sofía ho scoperto anche due poli indipendenti che raccontano una Madrid contemporanea: La Casa Encendida, con la sua collezione di insegne al neon vintage di vecchi negozi, e il Caixa Forum, spazio espositivo di nuova costruzione riconoscibile per la facciata verticale ricoperta di verde.

Tra le chicche meno conosciute la Chiesa di Sant’Antonio dei Tedeschi. Costruita nel XVII secolo con un’originale forma elicoidale custodisce splendidi affreschi barocchi.

Tra terrazze e sapori
Madrid si scopre anche osservandola dall’alto. Sono salita all’Azotea del Círculo de Bellas Artes, celebre terrazza con vista a 360 gradi che unisce la Madrid storica ai nuovi grattacieli: da lassù la Gran Vía sembra un fiume in movimento. Per accedere al rooftop bisogna pagare un biglietto di 6 euro. Altra terrazza top, ma decisamente più intima è Evoque nel nuovo Hotel Brach, firmato da Philippe Starck: il design contemporaneo ed elegantissimo dialoga con il tramonto dorato, in un’atmosfera sospesa e cosmopolita.

Il cibo a Madrid è parte integrante del viaggio. A Salamanca ho gustato la celebre paella “de autor” del Restaurante St. James, mentre a alla Taberna Mariano ho assaggiato i tipici carciofi con jamon e le croquetas fritas. A Chueca ho gustato la paella di El Barril de las Letras, mentre al Picalagartos Rooftop all’interno dell’NH Hotel sulla Gran Vìa, tapas gourmet e cocktail hanno accompagnato una vista eccezionale.

Due classici sono la storica Casa Lucio, tempio delle uova rotas o estrelladas con patate, piatto semplicissimo diventato iconico e una serata al Corral de la Morería, uno dei tablao più antichi di Madrid dove dal 1956 flamenco e cucina si intrecciano in uno spettacolo multisensoriale coinvolgente e ipnotico. www.corraldelamoreria.com

Shopping a Madrid
Se cercate boutique indipendenti la strada giusta è Barquillo nel quartiere Chueca. Per i brand del lusso, oltre a Calle Serrano ci sono le Galerias Canalejas. Sono interessanti da visitare per l’architettura in stile eclettico dell’edificio che fu il primo centro finanziario della città. Nello stesso edificio si trova anche il Four Seasons Hotel.


Se vi piacciono i dolci fate un salto a La Violeta, dove vendono caramelle alla violetta in scatole di latta di vari formati. Meringhe espresse davvero eccezionali si trovano invece dal 1982 da Aux Marveillaux.

Madrid è una città molto facile da girare: ha una rete metropolitana capillare, autobus frequenti, una grande quantità di taxi e il servizio Uber sempre funzionante. Ma è piacevole anche passeggiare per scoprire ogni angolo del centro cittadino.
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