Quando si parla di Caravaggio ci si toglie il cappello e si sta in religioso silenzio. Quanti sono i Caravaggio nel mondo? Pochi, pochissimi, una rarità. Ecco perchè le ipotesi di attribuzione al Merisi sollevano sempre un certo clamore. Non ultima, quella dei francesi che hanno annunciato in pompa magna tempo fa con una conferenza stampa planetaria di essere in possesso di un nuovo Caravaggio, “Giuditta che decapita Oloferne“, scoperto nel 2014 nella soffitta di una casa privata nella zona di Tolosa, nel sud della Francia. Sarà credibile? A un primo sguardo, anche per occhi meno esperti, la risposta è decisamente no. Ci piace invece pensare che possa essere stato dipinto dalla mano del vulcanico maestro milanese un ritratto che raffigurerebbe il cardinale Scipione Borghese (grande collezionista e artefice della Galleria Borghese di Roma) esposto su una parete defilata presso il Museo Civico “Pinacoteca Crociani” di Montepulciano, nel Val d’Orcia, in provincia di Siena.
Fino al 1861 era all’ultimo livello di una quadreria e nessuno lo aveva notato, coperto anche da un discreto strato di ossidazione e ridipintura. Ad accorgersi della tela, circa 20 anni fa ormai, lo studioso Massimo Pulini che stava curando all’epoca, una mostra a Pienza. “Sono andato a verificare: il trattamento della pennellata nei chiaroscuri mi pareva inequivocabile” avrebbe poi scritto successivamente in un saggio.
Ripulito e restaurato, il quadro ha ritrovato la luce tanto da spingere uno dei massimi esperti di Caravaggio, Mina Gregori, e il collega Maurizio Calvesi a sostenere verbalmente la proposta di attribuzione al Caravaggio. Francesco Petrucci, studioso del ritratto romano del Seicento “non ha avuto dubbi” e per Gianni Papi, anch’egli grande esperto del Merisi, un’eventuale attribuzione risulterebbe la proposta più interessante degli ultimi decenni.
Al momento non esiste una certificazione nero su bianco, ma tanti autorevoli pareri. L’opera viene presentata al museo come un Caravaggio “ritratto di Anonimo“, visto che esistono tuttora dubbi sull’identità del soggetto.Caravaggio o no, è bello poter immaginare che dietro i chiaroscuri di questo interessante ritratto si possa nascondere una mano tanto prestigiosa. Merita senz’altro una visita a Montepulciano, che ospita in queste settimane una raffinata rassegna “diffusa” dedicata al Secolo d’oro del Rinascimento senese.
L’occasione per visitare alcuni gioielli della Val D’Orcia come Pienza e S.Quirico d’Orcia, le altre due sedi della mostra, che racconta artisti poco conosciuti al grande pubblico (il Sodoma, il Riccio, il Rustichino e Domenico Beccafumi) ma molto popolari nella loro epoca e richiestissimi da grandi committenti. E perchè no? lasciarsi anche sorprendere da un nuovo Caravaggio.
Museo Civico “Pinacoteca Crociani”, Via Ricci 10 -53045 Montepulciano (Siena) tel. +39 0578-717300
www.ilbuonsecolodellapitturasenese.wordpress.com – ilbuonsecolodellapitturasenese@gmail.com
Non ci sono ancora commenti