Viaggio in Turchia: Istanbul e la Cappadocia in mongolfiera (2021)

Scritto da  Laura  in 

La Turchia è una destinazione di grande ispirazione. Un ponte tra Oriente e Occidente, crogiolo di culture, razze, religioni. Una torta deliziosa piena di gusti diversi, per usare una metafora degli stessi turchi. Un paese moderno e al tempo stesso ancorato ad un passato millenario denso di fascino e suggestioni. Un luogo che ti conquista per la sua bellezza, ti accoglie con la sua gente e ti inebria con i suoi colori e le sue fragranze. E dove gli italiani riescono a sentirsi davvero a casa.  

Turchia - Imbarcadero a Istanbul
Imbarcadero a Istanbul

Turchia: passaggio a Istanbul prima di spiccare il volo

Il viaggio in Turchia nasce da un progetto dell’Ente del turismo che punta a far scoprire nuovi aspetti e regioni poco conosciute del paese.

www.turchia.it –  www.goturkiye.com  

Istanbul, al di là dei monumenti e dei siti più tradizionali come la Moschea Hagia Sophia e la Moschea Blu è ricca di angoli intriganti e realtà culturali emergenti. Non lasciatevi scoraggiare dal traffico di questa megalopoli da 16 milioni di abitanti, tagliata in due macro-aree (Istanbul A parte europea, Istanbul B parte asiatica) dal Mar Bosforo, un canale lungo 30 chilometri, strategico dal punto di vista geopolitico (esiste una lista d’attesa per il passaggio delle navi). Il punto più stretto misura 700 metri, quello più largo 3 chilometri.

Istanbul inebria il visitatore con i suoi colori, il vociare delle strade pullulanti di gente, i canti dei muezzin che scandiscono le giornate dai minareti delle 8 mila moschee. Arrivare nel centro della città dall’aeroporto e tuffarsi subito nella bolgia avvolgente del Gran Bazar a caccia dell’acquisto migliore è stato un tutt’uno. Dolci, lampade, gioielli, cachemire, pelle, tappeti.

Una regola aurea: non rifiutare mai una tazza di the o caffè offerti e trattare sempre sul prezzo, anche se rispetto alla prima volta in cui visitai il Gran Bazar i venditori sembrano essere diventati più inflessibili e in alcuni casi non si smuovono dal prezzo fisso. Potete pagare in lire turche, euro, dollari, carte di credito.

Fondato nel 15esimo secolo è considerato il mercato coperto più grande del mondo: si estende su un’area di 30.700 metri quadrati ed è un vero labirinto articolato in 64 strade, 20 ingressi e almeno 4 mila negozi. Meno intricato ma altrettanto fascinoso è il Mercato dei dolci e delle spezie, un trionfo di colori e profumi. Se amate i turkish delights approfittate degli ottimi prezzi: una scatola di baklava (i pasticcini di pasta sfoglia a base di miele, mandorle e pistacchio) costano circa 3 euro, in aeroporto oltre 25 euro.

Altra esperienza imperdibile la navigazione sul Bosforo. Si può fare sia con le imbarcazioni pubbliche sia con yacht privati, meglio al tramonto per godere dei colori soffusi e delle luci che illuminano le sagome dei 3 ponti sul canale. Il Galata Bridge è anche pedonale e nei giorni festivi è popolato di pescatori amatoriali allineati lungo i bordi. Durante l’escursione potrete ammirare gli alberghi più belli di Istanbul affacciati sul mare sorseggiando un the o un aperitivo.

Cosa vedere a Istanbul

La Galata Tower è una delle torri più antiche del mondo risalente al 528 d.C. durante il periodo bizantino, distrutta e ricostruita da una colonia di genovesi nel 1384. Ma nel 2020 è stata restaurata e ha rinnovato il suo visitor center. Di grande impatto la vista a 360 gradi dall’ultimo piano della torre alta 67 metri e diventata nel 2013 patrimonio Unesco.

https://muze.gov.tr/muze-detay?sectionId=GLT04&distId=MRK

Turchia - Istanbul, vista dalla Galata Tower
Istanbul, vista dalla Galata Tower

Istiklal street è la strada principe dello shopping. Si trova a Taksim, il quartiere moderno della città dove sono concentrati i negozi più raffinati, gli hotel panoramici, i ristoranti gourmet. Passeggiare a Istiklal è il modo migliore per scoprire l’antropologia turca, frutto di incroci tra etnie diversissime. Non sorprendetevi se incontrerete turchi biondi con gli occhi incredibilmente chiari.

A metà della strada lunga due chilometri c’è la chiesa cristiana di S. Antonio da Padova, costruita tra il 1906 e il 1912 in stile neo-gotico, dove operò per 10 anni prima di diventare pontefice Papa Giovanni 23esimo. Sempre lungo Istiklal si trova il nuovissimo museo del cinema aperto un anno fa. E’ in un edificio del 19esimo secolo appartenuto al sultano ottomano Abdul Aziz.

Diventato successivamente luogo di divertimento dei gangster, dal 1943 ha ospitato lo storico cinema Atlas, il più antico di Istanbul. A parte alcune curiosità sull’industria cinematografica turca, degna di Bollywood, è molto interessante l’edificio e la ricostruzione dei primi esperimenti su pellicola.

Karakoy è adiacente a Istiklal ed è il quartiere delle gallerie d’arte e dei negozi artigianali e di design. Qui è stato recentemente inaugurato il Museo di Arte Moderna e Contemporanea articolato su 3 livelli, Istanbul Modern, che espone un’interessante collezione di artisti locali dal 1950 ai giorni nostri. www.istanbulmodern.org

Dove dormire a Istanbul

The Marmara Pera Hotel non è tra i più charmant ma si trova in un’ottima posizione nella zona di Beyoglu-Taksim. Le camere sono confortevoli con vista sulla città o sul mare. Molto ricca la colazione turca basata su piatti salati, immancabili olive e formaggi. https://www.themarmarahotels.com/the-marmara-pera-hotel.aspx

Dove mangiare a Istanbul

Hamdi è uno dei ristoranti più famosi. Un intero palazzetto ad Eminou, di fronte al Galata Bridge. Troverete tutte le specialità locali. www.hamdirestorant.com.tr

Park Fora è un elegante ristorante di pesce affacciato sul Bosforo. www.parkfora.com.tr

Sevic è molto caratteristico: si trova all’interno di una galleria coperta, il Passaggio Cicek a Istiklal, pieno di soli ristoranti. www.sevicrestaurant.com

La cucina turca pur essendo molto ricca può apparire ripetitiva. Oltre alla zuppa di lenticchie troverete i caratteristici mezzé (piccoli antipasti arabi a base di hummus e bulgur, una specie di cous cous), e la tipica carne stufata.

Alla scoperta della Cappadocia, terra di eremiti e mongolfiere

Cappadocia significa Terra dai bei Cavalli, così viene definita questa regione nel cuore dell’Anatolia, famosa in tutto il mondo per i camini delle fate, formazioni coniche rocciose un tempo abitate da eremiti e oggi teatro di indimenticabili escursioni in mongolfiera.

Un viaggio in Turchia non può non contemplare un soggiorno di almeno 3 notti in Cappadocia, votata al turismo fin dagli anni ’50 prima di diventare patrimonio Unesco nel 1974. In Cappadocia si arriva facilmente con Pegasus o Turkish Airline che collegano in un’ora di volo Istanbul a Kayseri varie volte al giorno.  L’aeroporto principale dista 70 chilometri da Goreme, considerata la capitale della Cappadocia mentre Urgup e Uchisar, le altre località di riferimento sono più piccole.

Turchia - Cappadocia, Goreme
Cappadocia, Goreme

Qui non si viene solo per vedere i camini delle fate. I turchi frequentano la Cappadocia per lo sci: molte le località esclusive come Argias dove si trovano montagne alte 3800 metri. Essendo al centro della Turchia questa regione ha un clima continentale, quindi in autunno fa già molto freddo e le temperature minime scendono a 1-2 gradi mentre d’inverno nevica anche in modo abbondante.

Appena usciti dall’aeroporto ci si immerge subito in una nuova dimensione. Il territorio cambia con lo scorrere dei chilometri fino a popolarsi di guglie che diventano sempre più fitte. Rocce formate 6 mila anni fa quando la cenere e i lapilli delle eruzioni vulcaniche si sono tramutati in tufo.

L’arrivo a Goreme è suggestivo, sembra di entrare in una favola. L’hotel è il Kelebek Special Cave Hotel, un albergo diffuso con camere una diversa dall’altra scavate nelle rocce coniche. Questo tipo di struttura è piuttosto frequente in Cappadocia. Sfruttano la naturale morfologia del territorio e risultano molto gradevoli perché non creano impatti con l’ambiente.

Questo hotel in particolare ha una serie di angoli e terrazze esterni, dal ristorante alla sala colazione, tutti molto panoramici arredati con gusto, ricoperti di kilim e cuscini locali che fanno da contorno a piccole piscine open-air, per la gioia degli instagrammer!  A rendere unica la location il fatto di trovarsi nel mezzo della valle e poter godere tutti i giorni dello spettacolo delle mongolfiere sospese nel cielo. https://www.kelebekhotel.com/en

Turchia: Cappadocia, Goreme: Kelebek Cave Hotel
Cappadocia, Goreme: Kelebek Cave Hotel

Cosa vedere in Cappadocia

Li chiamano musei a cielo aperto. Sono parchi in cui passeggiare tra le rocce lungo percorsi delimitati da sentieri e scale da fotografare in ogni scorcio. La Cappadocia andrebbe vissuta con lentezza come mi ha fatto notare Hussein, un venditore di oggetti vintage. Davanti a un the offerto nella sua piccola bottega ha spiegato l’approccio giusto verso questa terra. Bisogna prendersi del tempo, ogni giorno passeggiare in un sito diverso, assorbire il magnetismo di queste rocce così scenografiche, respirare, riposarsi. Sarebbe questo il vero spirito di una vacanza in Cappadocia ma bisognerebbe avere più di 3 giorni a disposizione.

Durante il nostro giro abbiamo visitato il museo a cielo aperto di Goreme, il monastero di Selime, la Valle di Ihlara. Nel museo di Goreme abitato in epoca bizantina da eremiti e monaci solitari si trovano cappelle scavate nel tufo datate 11esimo secolo come quella di San Basilio o la Apple Church che custodiscono affreschi bizantini di grande pregio ancora ben conservati e dai colori vividi. In Cappadocia i più sportivi si possono cimentare anche in percorsi di trekking impegnativi rispetto alla semplice passeggiata. Da non perdere la visita alle produzioni artigianali di ceramica – una tradizione della zona – che propongono dimostrazioni pratiche sulla lavorazione della terracotta.

Il volo in mongolfiera nella valle di Goreme

Il volo in mongolfiera è forse l’attrazione più desiderata e ricercata della Cappadocia. Un’esperienza che sicuramente vale la pena di vivere e conservare tra i ricordi di viaggio più belli. E’ richiestissimo, le compagnie che lo propongono sono contingentate e spesso bisogna prenotare 2-3 mesi prima.

Non esiste una stagione migliore. Anche in pieno inverno con la valle completamente innevata è possibile fare l’escursione. Il volo viene effettuato in totale sicurezza. Se c’è vento superiore ai 10 chilometri orari viene annullato. E’ importante quindi disporre di qualche giorno-cuscinetto in Cappadocia nel caso in cui l’esperienza sia rimandata. La certezza di volare è confermata solo la mattina stessa, o meglio all’alba.

Turchia - Preparazione delle mongolfiere in Cappadocia
Cappadocia, preparazione delle mongolfiere

E’ il momento più indicato per l’escursione per l’assenza di vento e di calore che potrebbe influire sulla traiettoria del pallone. Si viene prelevati alle 5:30 dagli hotel e si aspetta l’ok dalla stazione meteo che indica anche il punto esatto da dove decollare, mai lo stesso. Il momento è magico. Decine di pick-up arrivano al campo di decollo e iniziano a gonfiare di gas elio con i lanciafiamme i palloni che si accendono come lanterne nel buio della notte turca e si allineano lentamente in posizione verticale.

Da questo momento ci sono pochi minuti per salire nel cestello e trovare la posizione migliore. Si sta un po’ stretti a dir la verità, ogni cesto contiene fino a 28 persone. Una volta saliti il pilota (che deve avere uno speciale brevetto di volo) inizia l’ascensione.

Colpisce il silenzio, interrotto dagli sbuffi di gas con cui viene pompata sistematicamente la mongolfiera. Nessuno parla, ci si riempie gli occhi con avidità, si scattano foto, video, alla ricerca della migliore angolazione. Non c’è che l’imbarazzo della scelta. Lo spettacolo è quello di 140 mongolfiere che galleggiano nel cielo e volteggiano a diverse altezze tra i camini delle fate illuminati dal sole che sorge. E’ difficile descrivere queste emozioni…le immagini rendono meglio di ogni parola.

Cappadocia - Volo in mongolfiera
Cappadocia, volo in mongolfiera

Il volo dura circa un’ora, poi quando il sole è alto nel cielo si torna con i piedi per terra. Il pilota decide dove atterrare in base alle correnti. Noi siamo scesi in un campo di pomodori. I pick-up sono allertati e arrivano subito a recuperare la mongolfiera che viene sgonfiata immediatamente.

Un brindisi finale con tanto di attestato di volo suggella questa esperienza unica. A posteriori immaginare di essere sospesi nel cielo in un cesto di vimini senza alcun tipo di protezione (si sale fino a un’altezza di 1700 metri) può sembrare una follia…ma nel momento in cui si sta lì si pensa solo a quanta bellezza questo nostro meraviglioso pianeta è in grado di donarci e la paura dell’imprevisto svanisce.

Per info sul volo www.skywayballoons.com

Cappadocia - Volo in mongolfiera
Cappadocia, volo in mongolfiera

Viaggiare in Turchia

Viaggiare in Turchia dall’Italia è possibile a patto che il soggiorno non superi i 5 giorni (120 ore). Se è più lungo scatta la quarantena fiduciaria di 9 giorni al rientro. La Turchia non richiede il tampone all’ingresso. Ma è importante avere il green pass e compilare 72 ore prima un form online per ottenere l’HES code da stampare e portare sempre con sé perché vi verrà chiesto spesso soprattutto per entrare nei musei.  https://register.health.gov.tr/

Cappadocia, Uchisar
Cappadocia, Uchisar

Al rientro in Italia è invece obbligatorio il tampone molecolare entro le 72 ore e compilare e stampare il PLF (Passenger Locator Form) https://app.euplf.eu/ .

Turkish Airline è la compagnia di bandiera turca e collega Milano e Roma a Istanbul con vari voli durante la settimana. Gli aerei sono nuovissimi e l’assistenza a bordo eccellente. Serviti pasti caldi e vini francesi. Ottimo anche il sistema personalizzato di enterteinment. www.turkishairline.com

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