Birmania: consigli utili per costruire un viaggio

Scritto da  Laura  in 

La Birmania (oggi Myanmar) è un paese che merita un viaggio. E’ un tuffo nella dolcezza e nella spiritualità vissuta in modo gioioso. Il paese, reduce da decenni di regime militare, si sta aprendo negli ultimi anni al turismo e alla stampa. I visitatori sono accolti benissimo e il viaggio ha ancora costi contenuti, rispetto ad altre mete dell’Estremo Oriente. Il periodo migliore è il nostro autunno-inverno che corrisponde alla loro stagione secca, lontano dalle piogge.

 

BirmaniaVi consigliamo di visitare la Birmania prima che diventi una meta inflazionata (di conseguenza più cara) e perda la sua autenticità. Potete tranquillamente acquistare in autonomia il passaggio aereo e affidarvi in loco ad un tour operator locale, con guide italiane, senza passare da un’agenzia in Italia.

 

 

In Birmania abbiamo avuto la fortuna di incontrare Aung Myo Oo, titolare dell’agenzia Advanced Zealous di Yangon. Parla italiano, conosce i gusti e le esigenze degli italiani ed è in grado di esaudire ogni desiderio. E’ riuscito, ad esempio, ad organizzare nel giro di poche ore il volo in mongolfiera a Bagan, non previsto nel nostro programma di viaggio. Aung Myo si avvale del supporto di Myo Min Zaw, guida fantastica ed entusiasta di trasmettere la cultura del suo paese.

www.aztravelmyanmar.comaunggiovanni@gmail.com

 

Birmania: come arrivare

Per raggiungere Yangon abbiamo volato con Singapore Airlines da Roma a Singapore (12 ore) e poi da Singapore a Yangon (3 ore circa).

 

Un viaggio molto lungo ma piacevole se vissuto a bordo dei nuovissimi Airbus A350 della compagnia. Velivoli molto confortevoli anche in classe economica per lo spazio tra una fila e l’altra, il servizio (salviette di spugna umide, menù di carta, scelta di alcolici e snack a volontà durante tutto il volo), l’entertainment di bordo (schermi touch individuali, ampia gallery di film, info in 3d sul volo e prese usb per ricaricare il telefono). Ma se volete accorciare i tempi di percorrenza la combinazione ideale è con Qatar Airways (Roma-Doha-Yangon) e ultimamente con il volo diretto della compagnia italiana Neos (www.neosair.it) da Milano Malpensa a Yangon.

 

Birmania: dove dormire

La Birmania offre un’ampia scelta di hotel 4-5 stelle. Vi consigliamo di non scegliere soluzioni più modeste e di mantenervi su questi standard.

Yangon: Hotel Sedona (http://www.sedonahotels.com.sg/yangon/) e Green Hill Best Western(http://www.greenhillhotelyangon.com/)

Bagan: Thiripyitsarya Sanctuart Resort (http://www.thiripyitsaya-resort.com/). Magnifico resort in stile orientale affacciato sul lago.

 

Lago Inle: Inle Resort (http://inleresort.com/). Bellissimo resort sul lago con annesso laghetto di fiori di loto, piscina e giardini. Ma evitate le stanze in fondo alla struttura, quelle economiche.

 

 

Birmania: dove mangiare

A Bagan vorrei segnalare un ristorante appena aperto ai turisti: The Village House. I tavoli sono allestiti in un parco con un suggestivo affaccio sulle pagode illuminate: ideale per una cena a lume di candela tra i templi con sottofondo musicale dal vivo!

 

A Yangon, all’interno di un enorme veliero dorato c’è il Karaweik Palace. Una suggestiva immersione nei colori, sapori, costumi e musica birmani. Cena a buffet in quantità, spettacolo con attori e ballerini, compreso un elefante coloratissimo che cammina tra i tavoli. Un po’ turistico ma di grande impatto.

 

Birmania: cosa comprare

Ogni volta che si scende dal pullman c’è un comitato d’accoglienza di giovani venditori ambulanti. Ci accorgiamo solo dopo qualche stop che sono sempre gli stessi. Prendono nota della targa del mezzo e ci seguono per tutta la permanenza nella stessa località. E’ simpatico comprare qualcosa da loro e trattare. Un must sono le longy, le gonne misto seta lunghe a portafoglio che usano sia le donne sia gli uomini, di ogni fantasia e colore. Tra le tante mercanzie proposte, ciotoline di lacca decorate, disegni su tela di sabbia e marionette.

 

Bagan è il centro della produzione di oggetti in lacca. Quelli artigianali sono piuttosto costosi ma la differenza nella manifattura è palpabile. Interessante visitare le scuole dove si vede tutto l’iter della creazione di ciotole, piatti e vasi, realizzati partendo da un’intelaiatura fatta da semplici fettucce di bambù.

La Birmania è famosa per i rubini. Quelli di buona qualità sono piuttosto costosi. Si risparmia qualcosa su quelli trattati (pietre trasparenti riscaldate ad alte temperatura fino a raggiungere il colore rosso rubino). I rubini pregiati si differenziano dai fondi di bottiglia perchè hanno nuances più vicine al rosa che al rosso. Se decidete di fare un acquisto di questo tipo, rivolgetevi a negozi certificati dal governo che vi rilasciano un documento di autenticità.

 

La Birmania è anche il primo paese nel mondo in cui viene lavorata la fibra ricavata dai gambi del fiore di loto. E’ considerato attualmente uno dei filati più rari e costosi e il re del cachemire Loro Piana ne ha acquisito l’esclusiva commerciale a livello mondiale. Il centro più importante di questa lavorazione è il Lago Inle dove si trovano diversi laboratori artigianali. Per una sciarpa piccola (il cui prezzo parte dai 100 dollari) occorrono circa 5 mila gambi di loto. Di qui l’alto costo dei prodotti. Ma il tessuto è davvero unico, anche al tatto. E ha caratteristiche termiche eccezionali: rinfrescante d’estate, caldo d’inverno.

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