Barbagia in 3 giorni: alla scoperta della Sardegna più autentica

Scritto da  Laura  in 

Barbagia. Quando si parla di Sardegna si pensa subito alle sue coste e al colore incredibile del mare. Ma la Sardegna ha molte bellezze da offrire anche al suo interno. Si dice che la Sardegna più autentica si assapori in Barbagia, nella provincia di Nuoro. Qui si trovano le montagne più alte dell’isola, i paesaggi più impervi e a Cala Gonone lungo il golfo di Orosei, alcune delle spiagge più incantevoli.

Ho fatto un giro con i miei genitori di 3 notti e 4 giorni attraverso la Barbagia, regione ideale da visitare anche in autunno. E’ fitto il calendario delle manifestazioni e iniziative conosciute come “Autunno in Barbagia” consultabile on line e che abbraccia un arco temporale da metà settembre e metà dicembre. (www.facebook.com/AUTUNNOBARBAGIA2018/)

Raggiungere la zona di Nuoro è molto semplice. Si trova a circa 100 chilometri di superstrada dall’aeroporto internazionale di Olbia. Abbiamo scelto una sistemazione semplice, ma ben collocata tra il mare e la montagna nei pressi di Dorgali, cittadina famosa per l’artigianato e le lavorazioni dei gioielli in filigrana. L’Hotel Cedrino si trova sopra l’omonimo lago artificiale, è molto panoramico con vista sul lago e sulla catena del Supramonte, un paesaggio suggestivo che ricorda molto la Nuova Zelanda. La costruzione è architettonicamente interessante, le stanze ampie con il letto a baldacchino, l’atmosfera molto rilassata e senza fronzoli.

Barbagia: Dorgali, Nuoro e Orgosolo

Da Dorgali si raggiunge in una quarantina di minuti (bisogna fare una deviazione a causa di un ponte malandato che allunga la strada di un quarto d’ora) la zona di Nuoro. Consiglio vivamente una visita ad Orgosolo e ai suoi murales con l’ausilio di una guida del posto.  Ci ha assistito Alice Medda titolare dell’agenzia turistica Méskes  che organizza tour nei comuni della zona. Il piccolo comune, arroccato sulle alture della Barbagia era un tempo terra di nessuno. Ognuno si faceva giustizia da solo e rispondeva alla propria legge personale. Tristemente famoso per i rapimenti e per aver dato i natali al bandito Graziano Mesina, da luogo dimenticato da tutti è diventato un centro di interesse scientifico per gli antropologi che vi si stabilirono negli anni ’60. A Orgosolo sono arrivati anche gli echi della rivoluzione culturale del ’68 portati da un drappello di anarchici milanesi, autori dei primi murales di denuncia politica. Il piccolo corso di Orgosolo inizia a riempirsi di murales  a partire dal 1975, grazie a Francesco del Casino professore di storia dell’arte e ai suoi allievi, che realizzano una serie di affreschi pubblici legati all’attualità, dando il via al fenomeno della street-art in tempi non sospetti. Ce ne sono centinaia lungo il corso principale e nelle stradine laterali,  tutti con una loro storia e stile. Vedrete più auto sfrecciare che abitanti, ma scoprirete un mondo!

Barbagia: Valle di Lanaitho

Una giornata va dedicata alla scoperta dell’entroterra, precisamente la Valle del Lanaitho. Mi sono affidata all’esperienza di Barbagia Insolita che da oltre 30 anni aiuta i visitatori a scoprire le bellezze della vera Barbagia, che non è quella delle cronache e dei sequestri. I più sportivi optano per l’escursione al Su Gorropu, un profondo canyon all’interno del Supramonte, considerato il più grande d’Europa: un sentiero di 12 chilometri e un dislivello di 200 metri fino a raggiungere il fondo. Più tranquilla l’escursione che abbiamo scelto, nella Valle del Lanaitho, assistiti dall’ottimo ed entusiasta Antonio Sanna. La gita dura quasi tutto il giorno, dalle 9 del mattino alle 4 del pomeriggio. A bordo di comodi Suv 4X4 si percorrono sterrati da cui è possibile ammirare il massiccio del Supramonte, il monte Tiscali, le canne d’organo e il lago Cedrino. Si possono visitare a piedi gli insediamenti nuragici risalenti all’età del bronzo, la grotta di Sa Ohe (il cui antro all’ingresso ha le sembianze inquietanti di una maschera) e il parco con la fonte di Su Gologone. Poi, per chi non ha problemi di vertigini c’è la possibilità di fare un’adrenalinica arrampicata in jeep sopra una mulattiera fino alla cima del monte Corrasi a quota 1400 mt. È il cuore della Barbagia più autentica, e a completare un’esperienza davvero unica, il pranzo organizzato dai pastori con i prodotti genuini del territorio, consumato in modo semplice,  con le mani,  sotto una fresca radura, davanti allo spettacolo delle montagne più impervie. Il migliore porcetto arrosto della mia vita!

Barbagia: esperienza di mare da Cala Gonone a Cala Sisine

All’esperienza di “terra” in Barbagia non si può non affiancare l’esperienza di “mare” altrettanto entusiasmante. Dal piccolo porto di Cala Gonone sulla costa est della Sardegna partono ogni giorno barche, barchini e gommoni alla scoperta del golfo di Orosei, punteggiato di grotte e spiagge raggiungibili solo via mare (www.calagononenoleggio.com). Abbiamo visitato la famosa Grotta del Bue Marino (ovvero la foca monaca che  per le dimensioni, alla vista dei pastori, sembrava più un bue) e la sua immensa galleria di 8 chilometri dentro la montagna, solo 1 percorribile su una comoda passerella.  Una passeggiata tra stalattiti e stalagmiti alla temperatura di 17 gradi.  I colori del mare sono quelli inconfondibili della Sardegna, tutte le gamme del verde smeraldo che ritroviamo a Cala Luna,  una bella spiaggia circondata da una rupe, un laghetto d’acqua dolce e una serie di grotte in cui ripararsi dalla calura estiva.  L’Ogliastra è una delle zone più selvagge della Sardegna. Sono raggiungibili solo via mare anche un’altra decina di spiagge spettacolari come Cala Goloritze, Cala Mariolu e Cala Sisine.

Barbagia: Su Gologone Experience Hotel

La Barbagia riserva una chicca davvero speciale. Il Su Gologone Experience Hotel in mezzo alle montagne a una manciata di chilometri da Oliena,  non è un semplice hotel.  È un mondo in cui tuffarsi per vivere un’esperienza. Grazie all’estro e alla creatività della sua proprietaria, Giovanna Palimodde, ogni singolo angolo di questo meraviglioso albergo  affacciato davanti alla cresta calcarea del Supramonte su un terreno di 10 ettari, ha qualcosa da raccontare. C’è l’arte, c’è l’artigianato, ci sono i mille colori di ogni ambiente e c’è la natura che abbraccia tutto. Ti senti tra l’Arizona e il New Mexico, tra graffiti e piante esotiche ma poi si respira lo spirito più profondo della Sardegna, con il forno del pane carasau e i telai dei costumi tipici colmi di ricami.  Qui si tengono lezioni di gioiello, calligrafia, ceramica, cucina e tisane oltre a tutte le attività outdoor proposte per scoprire la zona. Il ristorante Su Gologone è top non per il prezzo ma per la qualità del cibo, rigorosamente “di terra”. Su Gologone nacque infatti nel 1962 da una scommessa del papà di Giovanna che volle creare un ristorante di cucina sarda per i sardi. Oggi Su Gologone, oltre ad essere diventato un hotel di charme (uno dei più belli di tutta la Sardegna) con 70 stanze,  una diversa dall’altra, è soprattutto un museo della cultura sarda aperto a chiunque voglia visitarlo.

Barbagia: Nuoro

Prima di ripartire fate un salto nel capoluogo di provincia Nuoro per visitare il Museo Man di Arte contemporanea, uno dei migliori e più recenti di tutta l’isola,  e naturalmente la Casa Museo di Grazia Deledda,  dove nacque la scrittrice cui venne conferito nel 1926 il premio Nobel per la Letteratura. In uno dei suoi romanzi dal titolo “Cosima” – era questo il secondo nome della scrittrice – racconta l’infanzia trascorsa a Nuoro. Seppur nata in una famiglia benestante, Grazia Deledda studiò solo fino alla terza elementare perchè all’epoca si faceva così. Ma la bambina aveva una grande passione per la scrittura e rivendendo di nascosto alcune provviste di pregio conservate in casa, riuscì a pagare le spese di spedizione a un editore che le pubblicò la sua prima novella quando aveva appena 13 anni. La visita della sua casa natale, accompagnati da una guida, è davvero toccante. Si riesce a rivivere lo spirito dell’epoca e a percepire persino gli odori della casa con i prodotti freschi della terra in mostra nella loro naturalezza. Uscendo da Nuoro allungatevi lungo un breve percorso panoramico di 5 chilometri verso il Monte Ortobene, simbolo della città dove troverete la statua del Redentore e un panorama spettacolare di tutta la vallata. Nella chiesetta della Solitudine sono conservate le ceneri di Grazia Deledda.

  • Experience Hotel Su Gologone – Loc. su Gologone 08025 Oliena (Nu) – Tel.  +39 0874 287512 – www.sugologone.it
  • Barbagia Insolita, Via Vittorio Emanuele II 48 08025 Oliena (Nu) – Tel. +39 0874 286005 – barbagiainsolita.it

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