La Provenza è uno dei luoghi più vicini al gusto degli italiani per il suo fascino mediterraneo, la storia, gli ottimi vini e i campi di lavanda in fiore. In questo itinerario realizzato con il sostegno dell’ente del turismo francese vi porterò alla scoperta di Marsiglia che, oltre ad essere capitale della Provenza, è la seconda città della Francia per estensione e numero di abitanti (circa 2 milioni).
E poi Aix-en-Provence, culla e laboratorio del maestro post-impressionista Cézanne. Un viaggio di 5 giorni tra arte, musei innovativi, buon cibo e natura. Due città così vicine – le separano appena 30 chilometri – ma profondamente diverse: la prima, affacciata sul mare e multietnica, crocevia di culture, profumi e colori; la seconda orgogliosamente francese e superchic, più a misura d’uomo e baciata da una luce dorata, la stessa che stregò Cézanne.

Alla scoperta di Marsiglia
Marsiglia è una città che sorprende per il suo crogiolo di razze. Non sembra di essere in Francia e neppure in Europa, piuttosto in Marocco o Tunisia. Donne con il velo, popolazione di lingua araba, botteghe di spezie e tessuti colorati. Una città magnetica che mi ha subito conquistata per la sua autenticità, veracità e joie de vivre.

Il cuore di Marsiglia è il Vieux-Port, l’antico porto con le piccole barche allineate lungo i moli.Si muovono lentamente tra le acque tranquille mentre i marsigliesi si incontrano al mercato del pesce, aperto tutte le mattine e l’aria profuma di salsedine e pesce appena pescato. Davanti al molo principale l’iconica tettoia in acciaio a specchio che riflette i passanti progettata da Norman Foster. A pranzo, non può mancare la bouillabaisse del ristorante Miramar, vincitore di premi per la celebre zuppa di pesce, regina dei piatti marsigliesi.

Marsiglia va scoperta a piedi. E’ bello perdersi tra le stradine colorate di Le Panier, il quartiere più antico della città: murales, botteghe artigiane, piccole gallerie d’arte e scorci tra saliscendi che sembrano sospesi nel tempo. Con il city-pass è possibile entrare nei musei e salire su ogni mezzo di trasporto, anche il trenino scoperto che fa il giro della città fin sulla collina a 162 mt di altezza dove si erge Notre-Dame de la Garde.

Il panorama è mozzafiato: tetti rossi, mare azzurro e l’arcipelago del Frioul (composto da 4 isolette in un’area protetta) all’orizzonte. La basilica, chiamata affettuosamente la Bonne Mère è il simbolo spirituale di Marsiglia.

In barca dal porto antico è possibile raggiungere con una navetta acquea l’Estaque, il piccolo borgo di pescatori su una spiaggia bianca che ha ispirato alcune celebri tele di Cézanne.

Tappa obbligata il Mucem (Musée des Civilisations de l’Europe et de la Méditerranée), uno degli spazi museali più affascinanti d’Europa per la sua architettura avveniristica e la passerella panoramica sospesa sul mare che lo collega in un ideale connubio antico-moderno al Fort Saint-Jean, l’imponente fortezza seicentesca. Accanto al Mucem affacciata sul mare la Villa Méditerranée progettata da Stefano Boeri, uno spazio polifunzionale sede di mostre temporanee.

Marsiglia è una città che vive giorno e notte. I bar pullulano a qualsiasi ora ed è un piacere passeggiare tra la gente o sedersi ai tavolini per bere un Ricard, ottimo aperitivo a base di anice diluita nell’acqua.
Un locale molto caratteristico dove mangiare è la Maison des Nines, un vecchio panificio abbandonato che Claire, l’attuale proprietaria parigina ha trasformato in concept store con il ristorante e una boutique di capi di abbigliamento nuovi e vintage. Per dormire consiglio la zona del Vieux Port dove spostarsi più facilmente a piedi o con la metro.
https://www.hotel-carre-vieux-port.com/it

Sulle tracce di Cézanne ad Aix-en-Provence
Raggiungere Aix-en-Provence è molto semplice: molti bus collegano la città dalla stazione dei treni di Marsiglia impiegando circa mezz’ora. Ogni angolo a Aix-en-Provence evoca Paul Cézanne (1839-1906), il maestro post-impressionista che in questa città nacque, visse e trasse ispirazione per la sua arte rivoluzionaria da cui ebbe origine il movimento cubista. A cominciare dalle mattonelle incise in bronzo con una C maiuscola che costellano i marciapiedi del centro storico indicando un itinerario pedonale.

A Cézanne, orgogliosamente aixois (come si chiamano gli abitanti di Aix-en-Provence) è dedicata una retrospettiva monumentale inaugurata il 28 giugno 2025 al Museo Granet, visitabile fino al 12 ottobre 2025: 130 opere del maestro tra dipinti, acquerelli e disegni, provenienti da musei e collezioni private di tutto il mondo raccontano il rapporto stretto dell’artista con la sua città natale e in particolare con la casa di campagna acquistata dal padre banchiere, la Bastide du Jas de Bouffan, dove l’artista ha vissuto, lavorato e sperimentato per tutta la vita. Una proprietà acquisita negli ultimi anni dal comune di Aix-en-Provence e riaperta temporaneamente al pubblico fino all’autunno con l’obiettivo di diventare in futuro un museo permanente.

I luoghi di Cézanne
La Bastide du Jas de Bouffan è una dimora di campagna poco fuori dal centro storico di Aix-en-Provence, circondata da 15 ettari di vigne e alberi da frutto, dove Cézanne dipinse le sue prime opere all’età di 20 anni. Qui, al secondo piano, il padre gli allestì uno studio illuminato da una grande vetrata con vista sul parco della villa. In questa casa di famiglia hanno visto la luce i più grandi capolavori di Cézanne dai celebri Giocatori di carte alle nature morte, dalle famose Bagneuses (le Bagnanti) agli autoritratti.

Nel 2017 il comune ha deciso di avviare e finanziare un progetto per il restauro di tutta la proprietà che entro il 2026 diventerà la casa di Cézanne con l’apertura del parco in una versione il più possibile fedele all’epoca dell’artista, un ristorante e un centro di ricerca e documentazione. Attualmente il sito è visitabile fino all’autunno (2025) con una guida: gli interni sono restaurati ma mancano gli arredi che si sono perduti durante i vari passaggi di proprietà. /

Tra il 1902 e il 1906, anno della morte, Cézanne visse in un appartamento del centro in Rue Boulegon da dove partiva quasi quotidianamente per raggiungere il suo nuovo studio sulla collina di Lauves. In quello che oggi è conosciuto come l’Atelier Cézanne nacquero grandi capolavori ma anche opere più intime e molte nature morte. L’atelier è rimasto intatto: il cavalletto, le bottiglie, i teschi, i frutti, la sedia e il grande armadio di legno. Ogni oggetto è originale e al suo posto, immerso in una luce dorata che filtra dalle finestre e illumina la stanza esattamente come un tempo.

Per scoprire meglio Cézanne bisogna anche uscire dalla città e inoltrarsi nella campagna provenzale verso le Carrières (Cave) de Bibémus. Qui, tra rocce ocra e pini marittimi, l’artista dipinse alcune delle sue tele più potenti. Il sito è oggi visitabile con guide e offre uno straordinario punto di vista sulla montagna Sainte-Victoire, soggetto emblematico che Cézanne ha rappresentato più di 80 volte. Una bella vista della montagna si può godere anche da Les Lodges Sainte Victoire, hotel di lusso con Spa all’interno di una casa padronale del XVIII secolo in una tenuta di 5 ettari. Spettacolare l’affaccio dal ristorante stellato Le Saint Estéve che propone un menu ispirato ai sapori del sud della Francia.

Il menu Cézanne di Villa Gallici
A cinque minuti dal centro di Aix-en-Provence sorge Villa Gallici, una magnifica dimora di campagna in stile provenzale trasformata in hotel 5 stelle sotto le insegne Relais & Chateaux. Il ristorante dell’hotel, La Taula di Villa Gallici, ha recentemente vinto il concorso per il miglior menu ispirato a Cézanne.

E una cena alla Taula è un’esperienza imperdibile per gli arredi e la mise en place della tavola, curatissima con fiori, porcellane, uccellini di ceramica, stoviglie originali e pezzi unici. Il menu a la table de Cézanne propone piatti ispirati alla Provenza e ai sapori locali: melanzane confit alla provenzale con crema di ricotta, filetto di branzino alla piastra con contorno primaverile, dolce con fragole di Éguilles e biscotto sablé alle mandorle.
https://www.villagallici.com/fr

A passeggio per Aix-en-Provence
Il centro storico è quasi totalmente pedonale e riflette l’eleganza sobria della sua storia. Il Cours Mirabeau, il grande viale alberato, è punteggiato da caffè storici, fontane e palazzi nobiliari. Tra questi l’Hôtel de Caumont, oggi centro d’arte, un gioiello dell’architettura rococò sede di mostre temporanee di livello internazionale. In questo periodo è in corso l’esposizione dedicata a Niki de Saint Phalle, famosa per le sue Nanas, grandi e colorate sculture femminili. Consiglio una sosta nel ristorante che ricorda una casa nobiliare del ‘700.

Gallifet è un altro centro d’arte contemporanea all’interno di un palazzo antico. Molto piacevole mangiare nel dehors dalla tipica atmosfera provenzale con tanto di cappelli di paglia a disposizione. https://www.hoteldegallifet.com/en

I mercati provenzali che animano la città più volte alla settimana sono un tripudio di profumi e colori: erbe aromatiche, miele, lavanda, camicie, bluse ed enormi cappelli parasole. Nei bistrot del centro si servono piatti tipici come l’aioli, l’agnello con erbe di Provenza, la ratatouille e i calissons d’Aix, dolce tipico a forma di goccia ripieno di mandorla e frutta candita. Il tutto accompagnato da vini rosé e rossi della zona.

Château La Coste: arte contemporanea e natura
Non rientra nel percorso dedicato a Cézanne ma merita assolutamente una visita. A mezz’ora da Aix-en Provence si trova Château La Coste, una tenuta vinicola di 200 ettari con 6 ristoranti e un hotel di design che è anche centro di arte contemporanea, architettura e land-art.

Tra filari di viti secolari e colline campeggiano opere site-specific firmate dai più grandi maestri e architetti contemporanei come Louise Bourgeois, Ai Weiwei, Richard Serra, Tadao Ando, Tracey Emin, Lee Ufan, Damien Hirst, Renzo Piano e Frank Gehry. Il percorso di visita è un’esperienza immersiva da vivere in silenzio tra vigne, boschi e sculture monumentali. Vale la pena provare la cucina del ristorante e i vini biologici della cantina, tra cui eccellenti rosé e bianchi minerali.

Dove dormire a Aix-en-Provence
L’Hotel Roi René del brand Accor è un 4 stelle elegante nel centro della città con un bel dehors per la colazione e piscina all’aperto.

Come raggiungere la Provenza
Ryanair collega tutto l’anno le principali città italiane con l’aeroporto di Marsiglia, a sua volta ben collegato con il resto della regione.

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