Weekend in Maremma: i posti da visitare, le cose da fare

Scritto da  Laura  in 

La Maremma: le dolci colline, un paesaggio riposante, il mare con il suggestivo promontorio dell’Argentario e la buona cucina. La bassa Maremma, a 140 chilometri da Roma è la meta ideale per un weekend di evasione. Buen retiro e meta di villeggiatura molto apprezzata da intellettuali, politici e volti noti dello spettacolo, il borgo medievale di Capalbio e tutta l’area circostante rappresentano un concentrato di luoghi interessanti da visitare se non si vuole solo poltrire sotto gli ulivi. Ecco una serie di consigli e di siti che meritano di essere visitati.

Maremma - Il Giardino dei TarocchiMaremma: Il Giardino dei Tarocchi a Capalbio

Immaginate il Parque Guell di Gaudì a Barcellona e moltiplicate mosaici, colori e fantasia per dieci. Avrete il “Giardino dei Tarocchi”. Sulla collina di  Garavicchio, a Pescia Fiorentina,  in un’area di circa due ettari, sorge una vera e propria città di sculture e case dai colori dell’arcobaleno ispirate agli arcani maggiori dei Tarocchi, dense di significati simbolici ed esoterici. A realizzarla Niki de Saint Phalle, artista francese del “nouveau réalisme”, non più vivente (è morta nel 2002) la quale ha dedicato 17 anni della sua vita, dal 1979 al 1996, alla costruzione delle ventidue imponenti figure in acciaio e cemento ricoperto di vetri, specchi e ceramiche colorate. Alla monumentale opera ha collaborato, oltre a diversi operai specializzati, un’equipe di nomi famosi dell’arte contemporanea come Rico Weber, Alan Davie, Paul Wiedmer e il marito di Niki, Jean Tinguely, scomparso nel  1991, creatore delle strutture metalliche delle sculture e di alcuni tipici lavori mécaniques con assemblaggi semoventi ed elementi meccanici in ferro.  L’architetto ticinese Mario Botta ha invece disegnato il padiglione di ingresso, uno spesso muro di recinzione con una sola grande apertura circolare al centro, immaginato come la soglia ideale che divide il Giardino dei Tarocchi dalla realtà quotidiana.

Niki de Saint Phalle ha preso ispirazione dal Parque Guell di Barcellona e dai giardini di Bomarzo. Ma nei colori e nelle forme vivacissime delle sue sculture si ritrovano gli elementi dei grandi maestri del cromatismo, da Matisse a Picasso, da Kandiskij a Klee.

L’area su cui si sviluppa il giardino fu donata dalla famiglia Agnelli all’artista che ha poi autofinanziato la sua opera costata circa 10 miliardi di vecchie lire. Il Giardino dei Tarocchi è stato ufficialmente aperto al pubblico il 15 maggio del 1998. E’ visitabile dalla primavera all’autunno. Nel periodo di chiusura vengono effettuati i numerosi lavori di manutenzione e ricostruzione delle maioliche e dei mosaici deteriorati,  grazie a uno staff di 15 operai specializzati, addestrati dall’artista e da chi ha lavorato con lei. Si paga un biglietto d’ingresso di 12 euro che serve a finanziare il restauro costante di questa opera meravigliosa che non conta su fondi pubblici o altri tipi di risorse.

Varcata la soglia si percorre una strada sterrata che porta fino alla piazza centrale occupata da una vasca sovrastata  dalle figure della Papessa e del Mago. Poi con l’ausilio di una cartina si scoprono le altre meraviglie in un’atmosfera di incantesimo e gioco, in un tripudio di colori inimmaginabile: l’Imperatrice e l’Imperatore, il Carro e la Giustizia, la Torre e la Ruota della Fortuna, l’Eremita e l’Impiccato, la Casa interamente realizzata nei vari ambienti con frammenti di specchio riflettente. E’ una visita davvero consigliatissima, anche per i più piccoli. Abbiamo chiesto per quale motivo sia così poco conosciuto questo splendido parco immerso tra le colline della Maremma. La risposta è stata che l’artista ha volutamente evitato di farne pubblicità. La sua opera doveva essere scoperta con il semplice passaparola e nient’altro. E così è arrivata anche a noi.

Fondazione Il Giardino dei Tarocchi
Località Garavicchio – Capalbio (GR)
Tel. +39 0564 895122
Web: www.giardinodeitarocchi.itwww.nikidesaintphalle.com

Maremma - Forte di MacchiatondaMaremma: Forte di Macchiatonda torna a nuova vita e diventa un club esclusivo

E’ l’ultimissima novità sul litorale maremmano. Un vecchio forte costruito dagli spagnoli nel Seicento e completamente abbandonato fino a sgretolarsi, è tornato a nuova vita grazie all’intervento di restauro realizzato dalla società del finanziere e imprenditore milanese Carlo Puri Negri e dall’immobiliarista Luca del Bono. Dopo 8 anni di attese burocratiche per un restauro conservativo, è nato questa estate il “Macchiatonda club”, riservato ai soci chiamati ad aderire al progetto con una entrance fee di dieci mila euro. All’architetto fiorentino di origini tedesche Carlo Graf von Rex il compito di rimettere in sesto il fortino e tutto il giardino adiacente, in grave stato di degrado. A presiedere il club “la Macchia”, Giulia Ciavarino, moglie di Carlo Puri Negri che ha curato personalmente anche tutti gli arredi. La tinta scelta per le pareti degli interni, sviluppati su due livelli, è il verde petrolio, elegantissimo, che ricorda molto le club house inglesi. Divani, mobili, cuscini, tavoli, puff, lampade e paralumi, sono tutti di provenienza sudafricana e conferiscono alla living-room un’atmosfera coloniale molto accogliente. In bella vista anche alcune ampolle con dell’ottimo liquore in pendant con l’ambiente.

 

I soci e i loro amici possono usufruire del country club per aperitivi, cene all’aperto e notti di festa. In futuro la “Macchia” dovrebbe ottenere la concessione per gestire la spiaggia di fronte e diventare così anche uno stabilimento.

Siamo andate alla “Macchia” per un semplice aperitivo, un Martini Cocktail rivisitato con gli aromi della macchia mediterranea, aromatizzato con essenza di rosmarino. Ma la bellezza del luogo e la magica atmosfera in riva al mare ci hanno trattenuto per la cena basata su un menù degustazione ispirato ai quattro elementi naturali (aria, terra, acqua e fuoco) con riusciti abbinamenti  di bevande.

ARIA: Cocktail di benvenuto “BOLINA” abbinato a del tonno scottato, misticanza aromatica e aria di prezzemolo.

TERRA: Risotto al blu di bufala, mela verde e sedano croccante con Trebbiano d’Abruzzo Cirelli affinato in terracotta sotto terra.

ACQUA: Ombrina al guazzetto in carta fata, patate, pomodori arrosto, capperi e olive di Gaeta accompagnati dallo spumante classico Abissi di Bisson, che affina un piccolo numero di bottiglie nelle acque di Portofino a 60 metri di profondità.

FUOCO: Sorbetto rosso ai frutti tropicali con meringa piccante insieme al coktail “CARONTE”.

Il tutto al costo di 60 euro a persona, acqua e caffè inclusi.

A fare gli onori di casa, il direttore di sala Giuseppe che si è occupato negli ultimi anni della residenza di charme Villa Laetitia e dell’annesso ristorante enoteca La Torre a Roma, di proprietà delle sorelle Fendi.

La Macchia, Casale di Macchiatonda
Strada di Macchiatonda – 58011 Capalbio (GR)
Tel. +39 0564 1643263
Web: circololamacchia.com

Maremma: i borghi di Pitigliano e Sovana

Maremma - Comune di PitiglianoPitigliano è uno dei borghi più scenografici della Toscana. Dista circa 75 chilometri da Grosseto e 110 da Siena. L’arrivo dalla Maremma è mozzafiato perchè il borgo appare in tutta la sua bellezza su un costone tufaceo da vertigini. Le case sono infatti costruite sul filo della rupe e formano con esso un corpo unico.  Ai lati, burroni pieni di grotte scavate nel tufo e torrenti. Il primo nucleo di Pitigliano risale all’età del Bronzo, successivamente, dall’VIII secolo a.C. si stabilì un insediamento Etrusco, testimoniato dalla presenza di alcune necropoli e da un tratto di mura in tufo. Fu poi una città romana e nel Medioevo diventò feudo degli Aldobrandeschi e degli Orsini. Nel 1608 entrò a far parte del Granducato di Toscana. Un borgo carico di storia che si respira passeggiando al suo interno tra i vicoli e le piazze. Merita senz’altro una visita, se si ha tempo, Palazzo Orsini che si presenta con il caratteristico torrione terrazzato.  Passeggiando invece si può scoprire il Ghetto Ebraico. Dal XV secolo, dopo l’espulsione degli Ebrei dallo Stato Pontificio, numerose famiglie trovarono asilo a Pitigliano, dove si formò una consistente comunità ebraica. Il Ghetto occupa la zona tra il Duomo e la Chiesa di Santa Maria ed è caratterizzato da piccole e strette vie. Vi si trova anche la sinagoga visitabile, l’archivio, la scuola ebraica e un forno con dolci e pani tipici. Per mangiare un boccone il nostro consiglio è l’enoteca “Angiolina”, in Piazza della Repubblica. Il proprietario ha un approccio un pò “talebano”. Ti consente di sederti al tavolo solo se hai gradito il menù affisso all’esterno del locale. I prodotti sono di grande qualità. Non servono caffè espresso (solo con la moka da miscele speciali) e non amano adattare il loro piatti alle esigenze del cliente. Il “panino bisunto” è uno dei panini più buoni che abbia mangiato a base di mortadella doc, pomodorini al forno e carciofini.

Maremma - Comune di SovanaSovana è un minuscolo borgo in pietra e ciottoli perfettamente conservato, a 7 chilometri da Pitigliano. Ha conservato l’aspetto del classico borgo medievale. All’ingresso ci sono i ruderi della Rocca Aldobrandesca mentre percorrendo a piedi la via del Pretorio si arriva al centro del villaggio, in Piazza del Pretorio, che conserva ancora la pavimentazione a spina di pesce originale dell’epoca. Un piccolo gioiello è la Chiesa di Santa Maria  risalente al periodo tardo-romanico al cui interno si trova uno dei cibori più antichi di tutta la Toscana oltre a pregevoli affreschi. Da visitare il Duomo di Sovana, la chiesa paleocristiana di San Mamiliano dove fu rinvenuto un tesoro composto da 498 monete d’oro, visibili nel museo attiguo, e le Necropoli etrusche.

 

Link utili

Comune di Pitigliano

www.pitigliano.org
www.tuttopitigliano.com

Enoteca Angiolina
Piazza della Repubblica 209 – 58017 Pitigliano (GR)
+39 0564 615291 – +39 334 2643268
Pagina Facebook

Comune di Sovana

www.sovana.altervista.org


Ti è piaciuto il viaggio in Maremma? Leggi gli altri articoli dello Speciale Estate!

MarePineta Resort: il cuore “chic & glam” di Milano Marittima
A Firenze la mostra YTALIA dedicata all’arte contemporanea italiana
Hotel Punta Tragara a Capri: toccare i Faraglioni con un dito
Borgo Ripa, un magnifico giardino nel cuore di Trastevere
Le Dolomiti più belle che mai, a bordo di una spider storica per la gara Stella Alpina
Aperitivi per tutte le ore del giorno al Rome Cavalieri Waldorf Astoria, il “resort” nel cuore di Roma
Flow Trail in Val Gardena, scivolare in bici senza fatica tra le montagne
Rodi: in Grecia per un tuffo in mare e nella storia

Tags:

Non ci sono ancora commenti