Rotterdam: 48 ore tra architetture innovative, arte e locali cool

Scritto da  Laura & Valentina  in 

Rotterdam, la capitale “economica” dei Paesi Bassi, al pari delle altre metropoli europee più gettonate, ha da offrire moltissimo al visitatore. Innanzitutto un tuffo nella modernità, nel design più audace, nell’efficienza dell’organizzazione urbanistica. A soli 25 minuti di treno veloce dallo Schipol Airport di Amsterdam e raggiungibile da decine di voli di linea o low cost, Rotterdam, colpisce subito per il dinamismo degli edifici, l’ampiezza degli spazi, il decoro urbano.

 

Completamente distrutta a causa dei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, è stata interamente ricostruita. L’operazione, firmata da architetti e designer, alcuni di fama mondiale, è stata improntata alla riqualificazione degli edifici preesistenti, ma senza cancellarne la storia. E così, vecchie fabbriche dismesse, sono diventate hotel d’avanguardia, food hall, shopping center, mantenendo intatte le tracce ancora evidenti del loro passato.

 

 

 

 

 

 

 

Rotterdam è il porto più grande d’Europa e uno dei più grandi del mondo. Per vedere il mare bisogna percorrere un canale di 40 chilometri e le sponde del fiume Mosa pullulano di attività industriali e portuali. Rotterdam è anche la città-simbolo del progetto Erasmus con un centro ed un’università dedicati. Ospita 176 nazionalità diverse ma potremmo dire che l’inglese è la lingua principale anche tra gli stessi olandesi: una popolazione di giovani e studenti da tutto il mondo (su 1 milione e 300 mila abitanti totali, il 50% è costituito da stranieri). Rotterdam ha una metropolitana efficientissima, decine di chilometri di piste ciclabili e taxi d’acqua super veloci per andare da un capo all’altro della Mosa, ammirando lo straordinario skyline metropolitano con i grattacieli. Una delle icone architettoniche è senz’altro l’Erasmusburg, il ponte sulla Mosa lungo 802 metri, completato nel 1996, con la sua torre asimmetrica chiamata “il cigno”, e i numerosi edifici firmati da Rem Koolhaas e Kop Van Zuid.

 

Nel racconto di Sorelle su Marte, il giro proposto dall’Ente del turismo olandese, una due-giorni che è stata soprattutto un assaggio di questa magnifica città nella quale torneremo sicuramente.

Il centro di Rotterdam è visitabile a piedi o con l’ausilio di mezzi pubblici, le stazioni di taxi sono una rarità. Usciti dalla fermata della metro Blaak ci si immerge subito nei colori e nelle forme di questa città. Ci troviamo davanti alle case cubiche rovesciate di Piet Blom, progettate negli Anni ’70 e regolarmente abitate, set fotografico per eccellenza di turisti e professionisti. Un museo ne racconta la storia e le caratteristiche (www.kubuswoning.nl).

Solo a una manciata di passi e ben visibile anche a distanza, l’ultima follia architettonica di Rotterdam: il Markthal, primo mercato coperto d’Olanda. Inaugurato nel 2014, si presenta come un immenso arco definito da due enormi pareti di vetro. Disegnato dall’Agenzia MVRDV, è strutturato su 11 piani, dispone di 15 food shop, 8 ristoranti e 228 appartamenti. L’interno è rivestito da 4 mila pannelli colorati. Aperto 7 giorni su 7  dalla mattina alle 8 di sera è il paradiso di chi ama mangiare o acquistare cibo facendo il giro del mondo.

 

A piedi raggiungiamo Pannekoekstraat, la via emergente dello shopping con interessanti boutique, negozi di design e bar. E tra uno shopping e l’altro arriviamo nella zona di Industriegebouw, un classico esempio della ricostruzione di Rotterdam. L’intero isolato, realizzato nel dopoguerra, è stato restaurato e riportato all’uso originario, quello di edificio comunale. La struttura ha una forma ad U e il giardino interno sul quale si affacciano alcuni bar, è arredato in modo curioso e piacevole.

Rotterdam: dove dormire

Il Room Mate Bruno è stato inaugurato poco prima dell’estate sotto le insegne di una catena spagnola nella zona di Wilhelminapler, subito dopo il ponte di Erasmo. E’ un bell’esempio di recupero di una vecchia fabbrica di the. La struttura industriale è ancora ben evidente nelle stanze e negli spazi comuni dove sono state mantenute le colonne in cemento armato del vecchio impianto. A completare la struttura arredi moderni e coloratissimi.

https://room-matehotels.com/en/bruno/

 

 

Rotterdam: dove mangiare e bere

Supermercado è un delizioso ristorante che ricorda una cantina sudamericana nel cuore della movida di Rotterdam, all’angolo con la Witte de Withstraat, una strada piena di localini. Si può mangiare dentro e fuori: carne, pesce o piatti vegetariani preparati in stile messicano. Non mancano ovviamente le specialità come tacos e tortillas.

 

 

Jack Bean è l’ideale per un pranzo veloce, a pochi passi dalla stazione centrale di Rotterdam. E’ specializzato in fast-food vegano e si può ordinare un piatto anche on-line prima di saltare sul primo treno.

L’Hotel New York è aperto dal 1993. La costruzione dal sapore industriale si trova sul molo della Mosa. All’interno dell’hotel, un ristorante d’atmosfera marinara aperto dalla colazione alla cena e un oyster-bar che serve tutti i tipi di frutti di mare freschi ogni giorno.

Il Foodhallen è l’ultimissimo food market coperto di Rotterdam, un prolungamento dell’hotel Room Mate Bruno. Ospita 15 stand di ristoranti locali, dalla pizza al vietnamita. Consigliato per bere un drink, è un luogo di aggregazione tra i giovani.

 

Rotterdam: arte e musei

Merita una visita la Kunsthal di Rotterdam dove è in corso fino alla fine di gennaio 2019 la grande retrospettiva dedicata ai cento anni dell’arte cinetica: Action˂ ˃Reaction 100 Years of Kinetic Art. Una mostra completa con oltre 80 lavori degli artisti che hanno contribuito allo sviluppo di questo movimento artistico. Un’esposizione immersiva e interattiva dove il movimento, manuale o meccanico, la luce e lo spazio diventano opera stessa coinvolgendo fisicamente il visitatore. Cinque gli anni di preparazione in collaborazione con il Gran Palais di Parigi e prestigiosi prestiti dai musei di tutta d’Europa. In mostra i primi esperimenti di Marcel Duchamp – il pioniere dell’arte cinetica – con i suoi  rotoreliefs (rotazioni di dischi spiraloidi), le sculture sospese di Alexander Calder che si muovono con lo spostamento dell’aria e la pittura di Victor Vaseraly basata sull’effetto ottico.

Tra gli highlights, il monumentale lavoro di Heinz Mack, Mechanisches ballet del 1963, anteprima mondiale per il pubblico. Fino ad oggi esisteva unicamente un piccolo modello e per Action< >Reaction è stata costruita nella sua interezza. Un’installazione suggestiva dove l’alternarsi del movimento meccanico e i riflessi di luce vengono accompagnati dalle note musicali di Gyorgy Ligeti che fa da sottofondo all’opera. A fare da contraltare un piccolo dipinto con forme geometriche sul concetto di dinamismo di Giacomo Balla (Compenetrazione iridescente n.7) del 1918. Il movimento della Kinetic Art viene consacrato come corrente artistica nel 1955 a Parigi alla galleria Denise Reneé con la mostra Le Mouvement, ma già nei primi anni del ‘900 alcuni artisti avevano sperimentato il concetto di dinamismo nell’opera. E dopo la Seconda Guerra Mondiale si è consolidato il pensiero che l’opera potesse essere completata attraverso l’esperienza dello spettatore.

Si è letteralmente rapiti da Pénétrable de Lyon , l’opera immersiva dell’artista latino-americano Jesús Rafael Soto. Il visitatore è invitato ad integrarsi con l’opera attraversando un’immensa tenda di nylon color oro.

 

La nostra visita, nel distretto del Museumpark di Rotterdam, prosegue al Museum Boijmans van Beuningen poco distante dalla Kunsthal. Un edificio progettato nel 1935 dominato da una torre. Davvero inconsueto il modo di lasciare gli abiti al guardaroba del museo grazie a un meccanismo che sale e scende per appendere gli abiti in maniera autonoma.

Il museo abbraccia l’arte olandese e europea dal Basso medioevo fino al XXI secolo. Singolare l’allestimento della collezione permanente che mette in mostra, come in una grande quadreria, 1800 anni di storia unendo opere antiche a quelle contemporanee in totale armonia. Attualmente è in corso Pure Rubens, una mostra dove sono esposti i bozzetti preparatori di Peter Paul Rubens, delle più importanti collezioni al mondo, messi a confronto con i dipinti dell’artista.

Tra i progetti futuri, la costruzione di un edificio di fronte al  Boijmans che sarà adibito ad ospitare le opere solitamente collocate nei depositi del museo. Si chiamerà Depot un vero e proprio caveau visitabile e accessibile a tutti, senza un programma di mostre, dove il pubblico potrà navigare tra oltre 70.000 opere su una superficie di 15.700 mq. Uno spettacolare roof top garden dominerà la città di Rotterdam. Sarà un nuovo modo di concepire e condividere l’arte. L’appuntamento è per la fine del 2020.

 

 

Il nostro tour artistico di Rotterdam si completa con l’iniziativa dedicata alla street art: Pow! Wow! .Un festival internazionale che per la prima volta vede come sede una città europea. Nella zona M4H, quartiere emergente della città, gli edifici sono stati oggetto di interventi artistici con una serie di murales, come anche alcuni containers. I soggetti rappresentati sono stati spesso scelti a seconda dell’uso dello stabile come il fruit fish building che ospita un murale con un pesce, o l’edificio di un ristorante che ha un grande gallo dipinto.

 

 

Visit Holland:  www.holland.com

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