Trullo: arte e poesia di strada (2021)

Scritto da  Laura & Valentina  in 

Prosegue il viaggio, per noi sorprendente, della street art romana. Oggi vi portiamo nel quartiere Trullo, l’antica borgata Costanzo Ciano nata nel 1939 per accogliere gli sfollati rientrati dalle colonie e quelli rimasti senza un tetto dopo gli sventramenti del centro storico in epoca mussoliniana.

Street art del Trullo

Trullo: la storia

La zona prende il nome da un resto di epoca romana simile a un trullo eretto sul Monte Cucco. Il quartiere si trova  tra Portuense e Magliana, nel quadrante Sud Ovest della capitale. Una realtà popolare in bilico tra criticità, emarginazione e scarsità di servizi. Ma il Trullo è anche l’esempio tangibile del riscatto sociale.  Il quartiere ha infatti saputo trovare tra i suoi abitanti le idee, la voglia e la forza di avviare una rigenerazione urbana originalissima fra scrittura e poesia.

Trullo: i pittori e i poeti anonimi

L’iniziativa nasce da un gruppo di artisti locali, i  Pittori anonimi del Trullo e i  Poeti del Trullo: P.A.T. è l’acronimo che troverete su poesie e murales di strada insieme alla piuma d’oca, simbolo del collettivo. Con i loro versi e le loro immagini colorate hanno abbellito gli spazi urbani della zona, un tempo fortemente degradata. Le opere sono state realizzate durante la terza edizione del Festival  Internazionale della Poesia di Strada nel  2015, rassegna focalizzata sul tema dei viandanti che ha di fatto trasformato il quartiere in un laboratorio creativo a cielo aperto.

Il gruppo dei Poeti der Trullo nasce nel 2010: sono i ragazzi del quartiere e delle zone limitrofe, come il Corviale, uniti dalla passione della poesia vista come provocazione dolce e scommessa.
Si chiamano Er BestiaEr QuerciaEr Pinto, ‘A Gatta Morta, ironici sognatori metropolitani. Amano definirsi: metroromantici, figli di un romanticismo urbano senza fronzoli né metriche, empatici ed emotivi.  I Poeti der Trullo restano anonimi, scrivono parole sui muri e impazzano sui social. I loro versi mezzo romaneschi e mezzo italiani tappezzano gli edifici del quartiere accompagnando i murales.

Nel 2013 Mario D’Amico, nato e vissuto al Trullo, insieme a un gruppo di coetanei inizia a dipingere in forma anonima i muri dei palazzi, le panchine, le scale, preoccupandosi di pulire, cancellare e sistemare le aiuole. A un certo punto escono alla luce del sole e iniziano a discutere con i residenti. I Pittori Anonimi del Trullo, oggi girano per tutta Roma, chiamati spesso senza una copertura spese dalle scuole per colorare le pareti insieme ai bambini.  

Trullo
Trullo

www.poetidertrullo.it
www.facebook.com/Pittori-Anonimi-Trullo-1475527179342965
www.facebook.com/h4solo

I murales più belli del Trullo

Flavio Solo è uno street artist con la passione per i fumetti. Nato e cresciuto proprio al Trullo è tra i nuovi poeti metropolitani.  Solo utilizza i supereroi e uno stile grafico e fumettistico per avvicinarsi alle persone, come nel ritratto dell’amica Nina che piange e si asciuga le lacrime con un fazzoletto.

Trullo - Omaggio a Nina
Solo, omaggio a Nina

A Solo si deve anche la riproduzione oversize di Laura, vecchia amica del quartiere, scomparsa di recente che campeggia nella piazza principale. Solo è stato uno dei protagonisti principali del Festival Internazionale della Poesia di Strada approdato – dopo Milano e Genova – in questo angolo di Roma.  Street art e street poetry, versi e dipinti, un connubio che genera emozioni, creatività e opere diverse dagli esempi di arte urbana che tutti conosciamo.

Trullo - Solo, omaggio a Laura
Solo, omaggio a Laura

Moby Dick omaggia lo sguardo magnetico delle donne d’Oriente e al tempo stesso gli animali e l’ambiente. E’ sua la mega giraffa nera, una specie rara uccisa anni fa da una cacciatrice americana e che l’artista immortala con una mazzetta di denaro davanti al muso. 

Trullo - Moby Dick
Moby Dick

Diamond, famoso per il suo gusto liberty decò traccia sulla facciata di una scuola i profili di un uomo e una donna, agganciati in un romantico stemma d’antan su cui è incisa la frase simbolica “ci ancoriamo per viaggiare altrove”. E’ un verso tratto da Poesie PopCorn, progetto di Social Street Poetry che diffonde la poesia sulle strade e sui social in tutta Italia.

L’artista venezuelano autodidatta Luis Gomez definito il Caravaggio della street art dedica a Mario d’Amico, animatore dei Poeti Anonimi del Trullo, un ritratto a facciata intera di grande intensità, virato sui toni del grigio e giocato su marcati chiaroscuri.

Trullo - Il mercato
Mercato del Trullo

“Chi getta semi al vento farà fiorire il cielo” si legge invece sull’arco d’ingresso del mercato rionale del Trullo accanto al murale dei milanesi Ivan e Piger: una membrana di calligrammi rossi e azzurri lungo un tappeto di scrittura goticheggiante.

Sempre sulla piazza principale accanto al bar si trova l’opera di Mercy dal sapore spaziale e psichedelico corredata da una frase di Mister Caos: “Il viaggio è la ricerca di un coraggio clandestino che non conosce muri”. Mister Caos è famoso anche per aver realizzato la poesia più lunga del mondo dal titolo VIAVAI, sul tetto della stazione di San Donato Milanese. Una curiosità: nel bar Illy sulla piazza troverete una cassetta per lasciare le vostre offerte che saranno devolute agli artisti del Trullo.

E’ un po’ scolorito ma di grande impatto l’Arcangelo Raffaele di Mr Klevra in tipico stile bizantino accompagnato dai versi che Alfonso Pierro ha dedicato al padre. Parole riportate sulla parete con maestria da Sugar Kane. 

Lungo via del Trullo il murale di Jorit colpisce per il suo impressionante realismo. L’artista napoletano ritrae col suo stile iperrealista l’attore Andrea Carpenzano nei panni di Christian Ferro, un giovane talento della Roma protagonista del film Il Campione, girato in gran parte al Trullo. Il lavoro di Jorit è stato meta di pellegrinaggio di tifosi e curiosi ed è una delle opere più rappresentative del Trullo. I segni sul viso sono simboli tribali che rappresentano l’appartenenza alla tribù dell’umanità. Uno dei murali più recenti del Trullo datato novembre 2020 è quello dedicato a Gigi Proietti, subito dopo la sua morte. E’ posizionato accanto a quello di Alberto Sordi.

Trullo: la walk of fame femminile

Via Ventimiglia è un tuffo fuori dall’Italia. Ci hanno colpito molto le facciate pastello degli edifici a due piani. Un tipico scorcio che potreste trovare in qualche villaggio della Colombia o passeggiando nel centro storico dell’Avana. E invece siete a Roma, al Trullo. Questa parte del quartiere ospita una serie di murales dedicati alle donne.

Incontrerete ritratti di Frida Khalo, la cantante Gabriella Ferri, Greta Thunberg, l’artista Marina Abramovic avvolta di rosso, l’astronauta Samantha Cristoforetti. Tutte opere firmate da Uman, all’anagrafe Manuela Merlo, romana, laureata in scenografia.

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