Giardino di Ninfa, il più bello e romantico del mondo

Scritto da  Laura  in 

Giardino di Ninfa: provate a immergervi nel giardino dell’Eden. Un’immagine idilliaca che potrete vivere di persona e non solo attraverso i vostri sogni ad occhi chiusi. L’Eden, come lo immaginiamo noi, esiste davvero ed è più vicino di quanto possiamo pensare. Ad appena un’ora e 10 minuti di auto da Roma, sulla statale Pontina nella zona di Cisterna di Latina si trova il Giardino di Ninfa, nato sulle rovine di un piccolo borgo medievale dell’agro pontino.

Giardino di Ninfa
Giardino di Ninfa

Ninfa contava 7 chiese, 250 case e una cinta muraria. Esattamente 100 anni fa la famiglia nobile Caetani (che annovera tra i suoi antenati anche Papa Bonifacio VIII) volle far nascere, dopo aver bonificato l’area ormai distrutta e ridotta ad un acquitrino malarico, un giardino spontaneo e informale all’inglese che convivesse in perfetta simbiosi con le testimonianze dell’antichità.

Otto ettari di pura bellezza dove prosperano 1300 specie di piante immerse tra ruscelli e ponti giapponesi. “È il giardino più bello e romantico del mondo” secondo il New York Times. Uno dei venti motivi per fare un viaggio in Italia ha scritto recentemente il britannico Telegraph.

Giardino di Ninfa
Giardino di Ninfa

Insomma, un paradiso a portata di mano per una gita fuori porta (consigliata in primis ai romani), dichiarato Monumento Naturale della Regione Lazio dal 2000. Ma per garantire il delicatissimo equilibrio ambientale, si può vedere solo in alcuni giorni dell’anno e ad ingressi contingentati. Il giardino ha riaperto a giugno e sarà visitabile ogni sabato e domenica fino a novembre.

Giardino di Ninfa: la storia di Ninfa

Il nome Ninfa deriva da un tempietto di epoca romana, dedicato alle Ninfe Naiadi, divinità delle acque sorgive, situato nell’attuale giardino. Nel XIV secolo la città fu distrutta e fin dal XVI secolo diversi esponenti della famiglia Caetani, presente nel territorio pontino e lepino, desideravano creare un giardino con pregiate varietà botaniche.

Tuttavia solo nell’Ottocento Ada Bootle Wilbraham, moglie di Onorato Caetani e i suoi figli, Gelasio e Roffredo, realizzarono questo giardino in stile anglosassone, bonificando le paludi, piantando cipressi, lecci, faggi e restaurando alcune rovine, fra cui il palazzo baronale.

Giardino di Ninfa


La cura del giardino è proseguita con i discendenti della famiglia Caetani, che aprirono le porte del paradiso a letterati e artisti fino all’ultima erede, Donna Lelia morta nel 1977, che ha aggiunto diverse specie botaniche e ha istituito la Fondazione Roffredo Caetani a tutela del Giardino di Ninfa e del Castello di Sermoneta, sempre della famiglia Cateani. Lelia curò il giardino come un grande quadro, essendo una pittrice, accostando colori e assecondando il naturale sviluppo delle piante.

Giardino di Ninfa: la flora

Negli otto ettari di giardino s’incontrano 1300 specie botaniche: ben 19 varietà di magnolia, betulle, iris acquatici e diversi aceri giapponesi e coreani. Spettacolari anche i ciliegi ornamentali che fioriscono in primavera, i meli selvatici, l’albero dei tulipani e quello della nebbia che si trova dopo l’arco della Cattedrale di S. Maria Maggiore, la prima tappa del percorso guidato.

Tantissime le varietà di rose, glicini e ortensie che circondano gli alberi, le rovine, il fiume e i ruscelli, rendendo particolarmente romantico questo luogo. Colpiscono anche le piante tropicali come l’avocado, la gunnera manicata del Sud America e i banani. E una suggestiva “sorgente di bambù”, come viene definita una delle tappe di questa incantevole passeggiata.

Giardino di Ninfa - Sorgente di Bambù
Sorgente di Bambù al Giardino di Ninfa

Giardino di Ninfa: il fiume e l’oasi

Il fiume Ninfa sorge presso la città e scorre per 30 km verso la pianura pontina, formando l’omonimo laghetto nelle cui acque è ospitata una particolare specie di trota, importata dai romani migliaia di anni fa direttamente dall’Africa.

Attorno al fiume sorgono piccoli ponti in stile giapponese che si mescolano con quelli dell’antichità tra radure variegate e riflessi acquatici di grande impatto visivo. Oltre alla flora il Giardino di Ninfa ospita  152 specie di uccelli rapaci, trampolieri e passeriformi. 

Giardino di Ninfa
Giardino di Ninfa

Giardino di Ninfa: quando visitarlo

Il periodo migliore per visitare il Giardino di Ninfa è durante la fioritura dei ciliegi che disegnano uno scenario incantato. Con l’emergenza sanitaria sono cambiate alcune regole: vi consigliamo di consultare il sito online per prenotare la vostra visita che sarà “assistita” : troverete infatti lungo il percorso guide preparate che vi forniranno informazioni sui vari punti d’interesse del giardino. Sono 10 gli step indicati su una piccola e chiara brochure consegnata all’ingresso.

Nessuno vi metterà fretta e potrete fare tutte le foto che vorrete. La visita richiederà con tutta calma circa un’ora e mezzo. Il luogo è ben organizzato, esiste un ampio parcheggio gratuito, un’area ristoro e una toilette in perfetto stato. Il biglietto costa 15 euro, un contributo impiegato in buona parte per il mantenimento del giardino.

Giardino di Ninfa
Giardino di Ninfa

Giardino di Ninfa: la visita al Castello di Sermoneta

Una volta arrivati a Ninfa, dopo aver visitato il giardino vi avanzerà del tempo. Vi consigliamo di unire una passeggiata alla vicina Sermoneta (dista una decina di chilometri da Ninfa) per ammirare oltre al delizioso borgo il celebre Castello Caetani.  Per ora è consentito, al prezzo di 3 euro, l’ingresso nei soli spazi aperti del maniero ma presto torneranno visitabili anche le antiche segrete aperte che custodiscono 150 iscrizioni di prigionieri, lì rinchiusi nel corso dei secoli.

Giardino di Ninfa - Castello di Sermoneta
Castello di Sermoneta

Non resta dunque che mettersi in viaggio e immergersi nel microcosmo favoloso del Giardino di Ninfa e del vicino Castello di Sermoneta per un tuffo nella bellezza della natura e in un passato glorioso.

giardinoninfa.eu

frcaetani.it

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