Star Clipper: vacanze in veliero nel Mare delle Andamane

Scritto da  Laura  in 

“Non si può essere infelici quando si ha questo:  l’odore del mare, la sabbia sotto le dita, l’aria del vento” (Irène Némirovsky)

E’ una frase semplice che riassume le sensazioni provate durante la nostra esperienza a bordo del veliero Star Clipper, il gioiello del mare a 4 alberi, fedele riproduzione degli antichi galeoni ottocenteschi ma con tutti i confort dei giorni nostri.  Una crociera esclusiva nel Mare delle isole Andamane,  in Thailandia, con un assaggio di Malesia tra le più affascinanti aree di navigazione del mondo.  Sono gli ingredienti di una vacanza per vivere la natura e il mare in un modo unico, rilassante e raffinato.

Star Clipper

Star Clipper: la flotta

Star Clipper è una delle “tre stelle” dell’omonima flotta  di velieri Star Clippers (composta dalla gemella Star Flyer e dall’ammiraglia Royal Clipper di cui vi abbiamo già parlato in una precedente recensione) che solcano i mari di tutto il mondo. Veloce come il vento ed elegante come un cigno è lunga 115 metri e può ospitare fino a 170 passeggeri, assistiti da 74 persone d’equipaggio.  Durante la mia crociera dal 18 al 25 gennaio 2020 eravamo in 103. I mesi invernali, quelli secchi,  sono ideali per un itinerario nelle isole Andamane con partenza da Patong Bay, nell’isola di Phuket e rientro su Phuket sempre a Patong Bay per un totale di 8 giorni e 7 notti.

Dall’Italia ho raggiunto Phuket volando con i modernissimi Airbus A350 di Thai Airways via Bangkok. E’ utile fermarsi un paio di giorni nella “perla delle Andamane”, come viene definita Phuket, prima di imbarcarsi. L’isola, oltre ad essere accogliente e ricca di strutture ricettive, offre molte attività e luoghi da visitare di cui vi parliamo in una recensione dedicata.

Star Clipper: l’esperienza

Il soggiorno a bordo di un veliero Star Clipper è estremamente confortevole. La nave è molto stabile e il leggero dondolio che si avverte insieme all’inclinazione per effetto del vento sono molto piacevoli. Un po’ come essere cullati. La sera ci si addormenta subito e la mattina ci si sveglia dolcemente, tutti i giorni davanti ad un panorama diverso. La navigazione avviene sempre di notte, l’ancoraggio la mattina all’alba. Operazioni che il passeggero può vivere a stretto contatto con l’equipaggio così come ogni momento della navigazione. 

Si veleggia sempre e l’uso dei motori è ridotto al minimo, solo per le manovre o all’interno dei porti. Particolarmente suggestivo è il dispiegamento dei 3 mila metri quadrati di vele che avviene tra luci colorate e sottofondo musicale sul ponte principale la sera della partenza dalla baia di Patong.

Il comandante Sergej, un russo dagli occhi di ghiaccio, dà le istruzioni ai suoi uomini e come in una danza le vele vengono issate una ad una. Ogni singolo centimetro di tela cattura porzioni di vento che sospingono il veliero dolcemente. Le operazioni avvengono in modo semplice, senza clamori e tra i sorrisi dell’equipaggio che è sempre pronto a fornire informazioni e a rispondere alle domande dei passeggeri. Lingua ufficiale di bordo di Star Clipper, l’inglese.

Star Clipper:  la sistemazione

Il primo contatto con il veliero Star Clipper è impattante. Dalla baia di Patong lo si vede in rada, all’orizzonte, solitario ed elegante. Il trasbordo di bagagli e passeggeri è affidato ad agili tender. Sono arrivata sulla nave all’imbrunire. Man mano che mi avvicinavo, appariva sempre più grande, imponente e illuminata in modo suggestivo.

Appena salita ho consegnato il passaporto (che mi sarà restituito alla fine) sostituito da una card che sarà il mio documento ufficiale per tutta la crociera, da esibire ogni volta che si sbarca e si rientra sulla nave.  Immancabile il briefing sulla sicurezza e le presentazioni di rito con il direttore della crociera, Peter Kissner di Monaco di Baviera che ha commentato con i suoi racconti e l’amore per l’Asia le varie tappe del tour.

La cabina di categoria 3, matrimoniale con oblò esterno è deliziosa e dotata di tutti i confort. Ho da subito apprezzato la comodità degli spazi, lo stile vintage-marina con rifiniture in mogano e cromature di ottone, anche nel bagno, e l’ottimizzazione di ogni singolo angolo.  Il servizio è quello di un hotel 5 stelle con cambio della biancheria tutti i giorni e preparazione della stanza la sera.

Star Clipper: la vita a bordo

Le tante ore passate a bordo sono pienissime. Anche solo guardare il mare, osservare le vele spiegate e passeggiare tra i vari ponti alla scoperta del veliero sono parte integrante dell’esperienza. La nave dispone di due piccole piscine che personalmente non ho mai testato perchè ogni giorno c’è la possibilità di fare escursioni direttamente sulle isole.

Star Clipper propone anche una serie di attività sportive incluse nella quota (insieme all’attrezzatura), curate da un apposito team: immersioni, kayak, paddling, snorkeling, sedute di yoga e altre chicche come imparare a fare i nodi marinari o gli animali con asciugamani e tovaglioli. Unico neo – o fortuna a seconda dei punti di vista – è la debole e piuttosto costosa connessione internet. Ve ne farete una ragione e sarà un’ottima occasione detox da web e cellulare.

A Phang Nga Bay, famosa per le decine di isolotti calcarei sparsi qua e là, abbiamo esplorato con i gommoni di Star Clipper grotte e piccole baie immortalando il veliero in tutta la sua bellezza. L’intrattenimento serale è molto discreto e piacevole. C’è la musica di Kirby, un giovane filippino di 24 anni, ottimo pianista e cantante, e piccoli spettacoli a tema curati dallo staff. Il tutto fatto con garbo e senza invadenza.

Il tropical bar esterno in teak, come lo è il pavimento di tutto il veliero, è il punto d’incontro preferito dai passeggeri che possono sorseggiare drink o bere acqua fornita gratuitamente da un dispenser.

Star Clipper

Star Clipper: la cucina

Il cibo, come il mare, è la nota costante di una crociera Star Clipper. Tre pasti principali (pranzo e colazione a buffet, cena servita al tavolo) e due spuntini (il pomeriggio e a mezzanotte).  Si mangia senza turni (un vero lusso!) nella dining-room  apparecchiata in modo impeccabile ed elegantemente arredata in stile marinaro con i divanetti che affacciano sugli oblò. Il servizio è attento e veloce. Alcune formule prevedono il vino della casa incluso durante i pasti.

La cucina ha un’ispirazione francese con incursioni nella cucina thai e sporadicamente in quella italiana. Ogni menu serale prevede una vellutata e un sorbetto oltre ovviamente all’antipasto, al piatto principale e al dolce. Ho un ricordo particolare della frutta esotica, dolcissima, varia e di ottima qualità servita ad ogni pasto e spuntino. I passeggeri possono sedersi dove vogliono, i posti non sono assegnati e si fanno nuove amicizie.

Durante la settimana di crociera è previsto un pranzo-barbecue su una delle isole private scelte da Star Clipper. In tempi record lo staff allestisce griglia e buffet sotto le palme in un contesto da sogno.

Star Clipper: le isole Andamane

Sono 5 le aree naturalistiche del Mare delle Andamane toccate da Star Clipper durante un itinerario di 619 miglia nautiche complessive. Il veliero, dopo la navigazione notturna getta l’ancora in rada a una distanza di 5-10 minuti di tender dalle isole scelte, tutte normalmente disabitate e all’interno di parchi marini. Ko Butang è un gruppo  di 15 isole di granito che formano il Tarutao National Park, (prima riserva marina della Thailandia istituita negli anni ’70 e confinante con la Malesia), immerso nella lussureggiante foresta pluviale tra barriere coralline e spiagge di sabbia bianca.

Star Clipper: le isole Andamane

Una tappa è dedicata a Penang, isola della Malesia, antico crocevia della Compagnia delle Indie Orientali, sito Unesco e crogiolo di culture malesi, cinesi, indiane ed europee.  E’ l’unico porto di attracco di Star Clipper nel corso della crociera. Vi si può passare una bella giornata scoprendo da soli le attrazioni della capitale, George Town, famosa soprattutto per il cibo, oppure con un’escursione organizzata. A Penang abbiamo dedicato una “chicca” di Sorelle su Marte.

Ko Adang è un’altra perla solitaria del Tarutao National Park. Anch’essa disabitata, con lingue di sabbia bianca, cascate e sentieri. E’ la location scelta da Star Clipper per il barbecue sulla spiaggia. Ko Rok è forse la più bella delle isole viste, insieme a Similan (che però è troppo affollata). L’acqua è cristallina e la spiaggia una lunga distesa bianca circondata dal verde della giungla tropicale in cui convivono scimmiette e varani.

Il risveglio all’alba nella baia di Phang Nga lascia senza respiro. Decine di isolotti calcarei (per un totale di 42 isole, sommando tutte le province salgono a 160) disegnano questo paradiso naturale, diventato famoso con l’isola di James Bond dove venne girato nel 1974 “L’uomo dalla pistola gialla”.

Una volta raggiunta la Baia, Star Clipper a vele spiegate effettua due ore di navigazione tra gli isolotti. E’ possibile avvicinarsi a questi faraglioni, perlustrare le grotte ricche di stalattiti e stalagmiti a bordo dei gommoni (non sono sufficienti per tutti i passeggeri, viene estratto a sorte il numero della chiave)  ed entrare in una laguna incastonata tra le formazioni rocciose. L’escursione all’isola di James Bond è a pagamento in motoscafo . L’isola, pur iconica, è molto turistica e con bancarelle di scarsa qualità.

La foto di rito con il famoso faraglione frontale è quasi impossibile da scattare senza turisti. La baia ha ospitato negli anni anche altri film della saga 007 e non solo. Una vera chicca è Ko Panyee, un villaggio su palafitte di legno colorato risalenti a 200 anni fa. Un tempo abitato dagli zingari del mare che cambiavano casa quando le foglie del tetto diventavano gialle, oggi ospita una comunità di religione musulmana. Sull’isola abbiamo fatto una passeggiata nel dedalo delle palafitte e pranzato mangiando specialità thai.

L’ultima tappa della crociera è il parco nazionale delle isole Similan, famoso in tutto il mondo per la purezza delle acque cristalline e per la ricchezza di flora e fauna marine. Il colore dell’acqua è un incanto (siamo ai livelli della Sardegna) ma la spiaggia numero 8 su cui siamo sbarcati (nelle altre è vietato ogni tipo di attracco) delude per la folla di cinesi che la invadono in determinati orari. E’ possibile fare un breve trekking fino alla cima della formazione rocciosa che domina la baia e immortalare la trasparenza dell’acqua. Similan è anche il luogo ideale per lo snorkeling.

Per informazioni su costi e itinerari invernali ed estivi dei velieri Star Clippers consultate il sito www.starclippers.com

Ti è piaciuto Star Clipper: vacanze in veliero nel Mare delle Andamane? Leggi anche: 

Natale 2019: i consigli di Sorelle su Marte
Cuba: consigli pratici per un soggiorno a l’Avana
Cuba, cosa vedere: viaggio tra i colori de l’Avana

Tags:

Non ci sono ancora commenti