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ViviBistrot: cucina biologica, musei, natura

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Laura in Arte, Gourmet

C’è un filo conduttore che lega ViviBistrot, l’idea vincente di due amiche – Daniela Gazzini romana e Cristina Cattaneo emiliana – diventata oggi una realtà imprenditoriale di successo. Creare punti ristoro nei parchi pubblici e all’interno dei musei ma con un tocco originale e con un’alta qualità della materia prima. In 10 anni, dal 2008 ad oggi, in controtendenza rispetto alla crisi economica, sono nati cinque deliziosi bistrot biologici in cinque luoghi prestigiosi della capitale: Villa Pamphili, Palazzo Braschi, Sala Umberto, Rinascente Tritone e Galleria Borghese.

Teatri, musei, natura. Daniela e Cristina si sono conosciute in un’importante società di produzione audiovisiva, dove lavoravano. Ma durante il tempo libero hanno maturato l’idea di creare una loro attività prendendo ispirazione dai numerosi viaggi all’estero in Europa e Oriente. Perché non realizzare anche a Roma, città ricca di parchi pubblici, un luogo dedicato al cibo inteso in chiave leisure, puro divertimento? ViviBistrot rappresenta tutto questo: non sono ristoranti né caffè, ma ambienti accoglienti e intimi dove trasformare anche una breve pausa della giornata in un momento divertente, mangiando cibo gustoso, semplice, assolutamente biologico e legato alle stagioni.

ViviBistrot: l’offerta culinaria

ViviBistrot - Villa Pamphilj E’ questa la filosofia alla base di ViviBistrot dove è bandito qualsiasi prodotto surgelato e dove il “fresco” a chilometro zero è sempre di casa. I menu sono infatti selezionati scegliendo fornitori di cui Daniela e Cristina conoscono personalmente la storia. I vini sono scelti da cantine biologiche, biodinamiche e naturali. E tra le bevande spiccano estratti di verdure, spremute e mocktail analcolici, una creazione di ViviBistrot dall’originale proposta cromatica. L’offerta di cibo spazia dai club sandwich, ai bagel, dalle vellutate di verdure mediorientali, alle lasagne e a una ricca gamma di insalate e piatti gluten free. Completano il menu torte, biscotti, dolci al cucchiaio e frutta di stagione. ViviBistrot propone anche un originale servizio Picnic molto apprezzato, attraverso il quale è possibile ricevere, regalare o portare a casa un vero cestino di vimini ripieno di ogni ben di Dio.

ViviBistrot: come nasce il progetto

Ma come nasce ViviBistrot? La creatività romana di Daniela (che ha viaggiato molto in estremo Oriente) e l’operosità emiliana di Cristina hanno fatto sì che un progetto nascesse e poi crescesse. Dai 4 dipendenti iniziali di Villa Pamphili, primo punto di ristoro, oggi ViviBistrot ne conta ben 60. Villa Pamphili è il risultato di una “googlata”: “abbiamo digitato la parola ristorante e Villa Pamphili – confessa Daniela – e così è uscito il bando”.

ViviBistrot: gli altri punti di ristoro

Dopo Villa Pamphili sono venuti tutti gli altri punti ristoro. Quello di Palazzo Braschi, con accesso diretto a Piazza Navona, nella splendida cornice del Museo di Roma che vi invitiamo a visitare. Una scoperta soprattutto per i romani che possono finalmente capire e vedere quale aspetto aveva la città eterna nei secoli passati. Poi la Sala Umberto, a due passi da Piazza di Spagna, all’interno del teatro dei primi del Novecento. E nell’ultimo anno due aperture di prestigio. All’ultimo piano della Rinascente Tritone, il mall più cool di Roma, il corner ViviBistrot propone una carta ricca di spuntini veloci dalla colazione alla cena e succhi di frutta passati a freddo. E infine la caffetteria immersa nell’arte della Galleria Borghese, tra i capolavori di Bernini e Caravaggio e nella natura della celebre Villa, con un’offerta di piatti sfiziosi e biologicamente “viziosi”.