“Le cose più rare al mondo, dopo il buon senso, sono i diamanti e le perle”. L’aforisma appartiene allo scrittore e moralista francese Jean de la Bruyere, che visse alla fine del Seicento. Un’epoca in cui i gioielli trionfavano senza pudore sul decolté di ogni raffinata nobildonna o ambiziosa cortigiana.

Oggi i preziosi più sfarzosi e dalle pietre incredibili – come gli zaffiri di Ceylon o gli smeraldi colombiani – sono tornati a trionfare nelle più esclusive gioiellerie del mondo. Grazie alle creazioni di artisti gioiellieri come il francese Jar, gli italiani Michele Della Valle e Palmiero, e l’asiatico Wallace Chan: i prìncipi dell’alta gioielleria, le cui creazioni sono le più ambite dai membri delle case reali oltre che dalle star e dai ricconi di tutto il mondo, a partire dai milionari di Hong Kong e Pechino. “Non è la quantità di gioielli che si indossano a essere importante, ma la loro qualità. E il prodotto attualmente più venduto, resta sempre il diamante. La brillantezza della sua pietra lo rende esclusivo rispetto a ogni altra”. Parla Roberto Giansanti, che da oltre quarant’anni si dedica – dietro le bellissime vetrine delle sue due gioiellerie romane, in via Livorno e a piazza Cuba – alla vendita e allo studio dei preziosi, oltre ad essere perito per il Tribunale di Roma e consulente in trasmissioni tv come Mi manda Rai Tre.

Diamanti: le pietre più richieste

I diamanti, per citare Marylin Monroe, restano ancora oggi  “il miglior amico delle donne”? E quali sono i gioielli più richiesti, per chi non può permettersi un rubino da 200 mila euro o uno smeraldo colombiano, il cui valore oscilla tra i 10 mila e i 50 mila dollari al carato? Cosa si può acquistare, tra i preziosi, senza dover ricorrere a un mutuo e con la consolazione di fare anche un piccolo investimento, oltre che un bel regalo a se stessi o alla persona amata? “I diamanti, montati in modo semplice, stanno bene a ogni età e anche per questo sono i più richiesti”. Sempre che si vogliano indossare solo pietre naturali. Perché, per i meno intransigenti, da settembre la De Beers, la compagnia leader nel mondo per l’estrazione e il commercio di diamanti grezzi, lancerà sul mercato americano la prima linea di diamanti sintetici. In tutto e per tutto identici a quelli estratti nelle viscere della Terra, attraverso il brand “Lightbox”. Un’operazione che trasformerà il diamante, da simbolo dell’esclusività accessibile a pochi, in un gioiello democratico e popolare, acquistabile anche su Internet: la fascia di prezzo andrà infatti dai 200 dollari per pietre da 0.25 carati, agli 800 dollari per un diamante da un carato, (contro gli 8-12 mila euro che bisogna sborsare oggi per un carato di un diamante “vero”).

Diamanti: pietre per ogni tasca e ogni età

Sarà quindi la fine del fascino magico di questi preziosi, fino ad oggi estratti soprattutto dalle miniere del Sud Africa e da quelle russe, superiori a tutti per purezza e lucentezza?  “Ah che sensazione ti dà tenere in mano un diamante! E’ come stringere un pezzo di luna” diceva Anna Magnani. “Non penso che i diamanti veri saranno mai accantonati” spiega Giansanti. “Semmai la tendenza è quella di sostituire la classica sterlina d’oro (il regalo per antonomasia della nonna) con un piccolo diamante chiuso in un blister, per poi montarlo e realizzare il famoso “punto luce”: due diamanti al lobo e uno al collo. E anche i prezzi sono molto più contenuti:  si parte dai 100 euro fino ai 3 mila. Mentre per la clientela più ricca, che oggi è soprattutto quella asiatica, il must sono i diamanti “champagne” nelle sfumature celesti fino al blu, rosa o addirittura il rosso ruggine, provenienti dalle miniere australiane di Argyle. I prezzi sono proibitivi, ma queste pietre sono l’investimento più importante e redditizio al mondo”. Certo, se la sterlina è solida, potete informare la nonna che i diamanti, veri o sintetici, non sono da meno…

Giansanti Gioielli
Via Livorno, 21/23 – 00162 – Roma
Tel. +39 06 44244915
Piazza Cuba, 12 – 00189 – Roma
Tel. +39 06 8413863
www.gioielleriagiansanti.it

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