Le Dolomiti più belle che mai, a bordo di una spider storica per la gara Stella Alpina

Scritto da  Laura & Valentina  in 

Viaggio alla scoperta delle Dolomiti

Le Dolomiti più belle che mai, tra passi, laghi alpini alpeggi e tornanti. Una cavalcata rombante di 800 chilometri in 4 giorni a bordo di una Fiat 124 spider rossa fiammante del 1970. È stato questo lo scenario della nostra esperienza alla Stella Alpina, gara di regolarità classica per auto storiche che quest’anno ha tagliato il traguardo dei 70 anni.

Siamo state uno dei 3 equipaggi femminili in gara, cosa piuttosto rara in competizioni di questo tipo, molto faticose e sfidanti. Laura “driver”, Valentina “co-driver” navigatrice, alla prima esperienza in una gara di regolarità.

Qui non si tratta solo di guidare e non sbagliare strada. L’abilità dei concorrenti sta nel rispettare i tempi imposti dalla direzione di gara. Non solo di inizio e fine tappa, anche di tutte le 95 prove speciali che hanno composto questa competizione, un vero record.

Abbiamo accettato con entusiasmo la sfida, invitate dalla Scuderia Trentina Storica, rappresentata da Fiorenzo Dalmeri, Enrico Zobele patron della manifestazione e da Francesca Azzali e Luigi Orlandini, titolari di Canossa Events, società che cura l’organizzazione di manifestazioni di auto storiche (il Gran Premio Terre di Canossa è uno dei primi a livello europeo).  Così ci siamo lanciate in questa bellissima e divertente avventura.

Unire il piacere della guida su un’auto scoperta allo spettacolo naturalistico delle Dolomiti, patrimonio dell’Unesco, è la formula vincente dello “slow drive“, un modo diverso di  scoprire e assaporare le bellezze italiane, con un pizzico di adrenalina.

La fase preparatoria è molto importante. Si ha a disposizione un road-book con l’indicazione dettagliata del percorso. A Valentina il compito di leggerlo e interpretarlo. Sono bandite le app gps di qualsiasi dispositivo. Altro elemento fondamentale, la lista delle prove a cronometro, 95, come dicevamo, distribuite in quattro giorni. Abbiamo inserito manualmente i tempi delle prove nel nostro cronometro Zero, strumento indispensabile per essere più precise possibile. Il risultato finale dei passaggi sui pressostati, per il calcolo dei tempi, si misura in centesimi di secondo, un soffio.

La messa a punto dell’auto è stata curata da Plinio, meccanico di Reggio Emilia che ci ha seguito come un angelo custode durante tutto il percorso.

La prima tappa sulle Dolomiti – Piazza della Mostra a Trento

La prima tappa si è svolta in notturna. Partenza da Piazza della Mostra a Trento, proprio sotto i bastioni del Castello del Buonconsiglio, per la rievocazione storica della mitica cronoscalata Trento-Bondone. Trenta chilometri di curve e tornanti a massima pendenza, una piccola sofferenza, ricompensata da un tramonto eccezionale ad alta quota con aperitivo e cena innaffiata da Trento doc presso lo chalet Rocce Rosse.

La seconda tappa sulle Dolomiti – Trentino occidentale

La seconda tappa ha abbracciato l’intera giornata e ha avuto, come location, il Trentino occidentale. Abbiamo attraversato gli splendidi meleti della Val di Non, dove si produce la mela Melinda. Affrontato Passo Palade e Passo Mendola con sosta-pranzo al Golf Hotel Dolomiti di Sarnonico. Nel pomeriggio il percorso è proseguito verso Folgarida per il controllo orario, Passo Carlo Magno e sulla via del ritorno abbiamo costeggiato il suggestivo Lago Toblino, caratterizzato da un particolare microclima per il quale è stato dichiarato biotopo, tutelato per l’interesse naturalistico e botanico.

La terza tappa sulle Dolomiti – Trentino orientale

La terza tappa ci ha portato alla scoperta del Trentino orientale. La Valsugana con le sue rigogliose distese di mais, e poi su, verso San Martino di Castrozza. Lungo il percorso ammiriamo tra i tornanti i Forti di Primolano, postazione strategica per l’artiglieria dove venivano posizionati i cannoni durante la Grande Guerra, e dall’alto ammiriamo lo specchio d’acqua del lago di Caldonazzo. La prima sosta è nella ridente piazza del municipio di Fiera di Primiero. È da lì che iniziamo a vedere le Pale di San Martino, dai caratteristici profili aguzzi delle rocce, così diversi dalle altre valli dolomitiche. Uno spettacolo della natura! Saliamo lungo Passo Rolle, a quasi duemila metri di quota per poi ridiscendere attraverso Paneveggio, in Val di Fiemme, rinomata per il suo bosco di abeti che “suonano” perché dal loro legno si ricavano le casse di risonanza dei violini. Raggiungiamo Predazzo e il suo lago, zona conosciuta per la produzione del formaggio “puzzone”. La pausa pranzo è all’Hotel Foresta di Moena, ribattezzata la “fata” delle Dolomiti. Menù tipico a base di farro al teroldego rotaliano, fagottini di polenta e filetto di vitello in crosta.

Ripartiamo alla volta di Canazei, nota località sciistica della Val di Fassa, per il giro di boa passando sul Passo Sella, a 2240 metri sopra il livello del mare,  il massiccio più spettacolare di tutto l’arco dolomitico, e ai suoi piedi, il suggestivo sentiero della “Città dei sassi“. La discesa dal passo ci conduce in Val Gardena. Sfioriamo Plan de Gralba e attraversiamo Selva di Val Gardena, tra le località montane predilette dagli amanti dello sci perchè immersa nel cuore dei Quattro Passi, ma altrettanto piacevole per i suoi innumerevoli sentieri durante la stagione estiva. A grande velocità salutiamo “il gioiellino” Ortisei per dirigerci verso Bolzano passando da Castelrotto da cui cui si ammira il massiccio dello Sciliar, caratterizzato dal dente sulla sommità.

La serata di gala è ambientata al MUSE di Trento. Il Museo delle Scienze “firmato” Renzo Piano e inaugurato nel 2013, oggi uno dei più visitati nel nostro paese. L’edificio è costruito secondo i principi della sostenibilità ambientale e del risparmio energetico, utilizzando pannelli fotovoltaici. Concepito dall’alto verso il basso, è caratterizzato dalla presenza del vetro, utilizzato per eliminare qualsiasi barriera visiva rendendo lo spazio vivibile nella sua totalità. Il percorso espositivo usa la metafora della montagna per raccontare la vita sulla Terra. Si inizia dalla cima dove si incontrano sole e ghiaccio, scendendo si esplorano le tematiche delle biodiversità, della sostenibilità, dell’evoluzione, fino al piano interrato dove un calco di scheletro cucciolo di dinosauro, lungo appena 15 metri, ci da il benvenuto. Sempre in questo piano si accede alla meraviglia della serra tropicale​​​​​​​​​​​​​​, che ricrea una piccola foresta della Tanzania. Alcune auto storiche stazionano all’esterno del museo in un riuscito connubio tra il passato dei motori e l’avanguardia dell’architettura.

La quarta tappa sulle Dolomiti – Vallagarina e Passo Coe

La quarta ed ultima tappa ci porta nel Trentino Orientale attraversando la Vallagarina e Passo Coe, sopra Trento. Passiamo per Folgaria, dove lungo la strada fotografiamo Castel Beseno, la più grande struttura fortificata del Trentino Alto Adige, risalente al XII secolo. Tra le montagne più belle del mondo, specchi d’acqua e imponenti fortezze, il nostro tour si conclude alle Cantine Ferrari, azienda familiare con oltre un secolo di storia, leader in Italia del Metodo Classico. Qui riposano oltre 20 milioni di bottiglie in attesa di essere stappate. Raggiungere l’eccellenza del prodotto è l’obiettivo seguito della famiglia Lunelli che guida le Cantine Ferrari da tre generazioni. Dalla fedeltà al metodo classico come unico processo produttivo, alla selezione dell’uva che proviene esclusivamente dalle pendici dei monti del Trentino portano le Cantine Ferrari a essere premiate come le migliori “bollicine” del mondo. La famiglia Lunelli ha avviato in questo periodo un tour promozionale nelle principali località del Mediterraneo (da Ostuni a Baia Sardinia fino alle Baleari) all’insegna dell’aperitivo italiano “19:02”, anno di nascita della cantina ma anche ora sacra dell’aperitivo.  Anche noi ci rilassiamo per un meritato lunch accompagnato da Trento Doc e da un’ottima compagnia.

Di questa entusiasmante esperienza ci rimarrà la visione delle Dolomiti più belle che mai, il rombo della spider rossa, e la scoperta di un percorso unico tra passi, tornanti e laghi alpini. 

Link utili

Scuderia Trentina Storica, Via di Coltura 132 – 38123 Trento (TN) Tel. +39 0461 866510 – www.scuderiatrentinastorica.it

Chalet Rocce Rosse Mountain Lounge, Strada delle Viote, 2 – 38123 Monte Bondone, Trento (TN) – Tel. +39 0461 948047

Dolomiti Golf Club, Loc. Centro Sport Verde 1 – 38011 Sarnonico (TN) – Tel. +39 0463 832698 – www.dolomitigolf.it

Hotel Foresta, Str. della Comunità de Fiem 42 – 38035 Moena (TN) – Tel. +39 0462 573260 – www.hotelforesta.it

Cantine Ferrari F.lli Lunelli, Via del Ponte 15 – 38123 Trento – Tel. +39 0461 97231 – www.ferraritrento.it

MUSE, Corso del Lavoro e della Scienza 3 – 38122 Trento – Tel. +39 0461 270311 – www.muse.it

 

Ringraziamenti

Foto Studio René, Via 1° Maggio 7 – 61024 Mombaroccio (PU) – Tel. +39 338 8600501 – www.officialphotographersrls.com

Canossa Events, Viale Magenta 1 – 42123 Reggio Emilia – Tel. +39 0522 421096 – www.canossa.it

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2 commenti

  • Ciao Laura ciao Valentina dal racconto dettagliatissimo traspare tutta la passione per le auto storiche la natura i viaggi e l'avventura. Credo per Valentina non rimarrà l'unica esperienza nelle gare di regolarità. Laura  sempre più brava "sui tubi" e complimenti per le foto le immagini e il bellissimo servizio sul TG5. Inoltre Un abbraccio a presto Marino M