Valtellina: sulla strada del vino fino a Bormio

Scritto da  Laura  in 

Non si può attraversare la Valtellina senza fermarsi in una delle numerose aziende vinicole della zona. Si dice che le cantine siano la “cassaforte” di ciascuna famiglia. Il luogo in cui vengono custoditi i pregiati vini rossi ottenuti dal ceppo del Nebbiolo (qui chiamato chiavennasca), uno dei vitigni più difficili da coltivare (l’altra regione di produzione è il Piemonte). I muretti a secco e i terrazzamenti sono la testimonianza di un patrimonio storico e culturale che rende il paesaggio della Valtellina unico nel suo genere.

Valtellina: i terrazzamenti

La valle esposta al sole e il clima con la giusta ventilazione, oltre alle modalità di coltivazione estreme, fanno della Valtellina una terra di grandi produzioni, con vini pluripremiati: Sassella, Grumello, Inferno, Valgella, Maroggia, Sforzato. La raccolta dell’uva avviene ancora prevalentemente a mano lungo i 2500 chilometri di muretti a secco, frutto di una secolare opera dell’uomo. Abbiamo visitato durante il nostro wine tour due aziende.

ValtellinaLa Tenuta La Gatta, di proprietà svizzera dal 1969, è un antico monastero domenicano del 1500 con tanto di cappella privata visitata ogni anno da 6 mila ospiti, per lo più stranieri che si recano in Valtellina. Ha 13 ettari di vigneto intorno alla proprietà e i primi terrazzamenti risalgono al 1500. È rinomata per il suo “sforzato”, un passito rosso da meditazione di altissima qualità, ottenuto come l’Amarone della Valpolicella, con una procedura  di essiccamento delle uve. In produzione anche una singolare collezione di vini dedicati a Giovanni Segantini, il maestro del divisionismo italiano, nato a Trento e che trascorse gli ultimi anni della sua vita in Engadina, a St. Moritz, dove dal 1908 sorge un museo a lui dedicato.

L’altra azienda visitata in Valtellina è Càbianche di Davide Bana, un giovane produttore che riesce a ricavare dai suoi 2 ettari di vigna strappati alle rocce  e aggrappati a 700 metri di quota, circa 8 mila bottiglie l’anno. Un duro lavoro ripagato dall’alta qualità dei suoi vini.

A pochi chilometri dall’azienda vinicola si trova l’Osteria Roncaiola, un ristorante tipico della zona con un affaccio notevole dalla veranda sui monti e la vallata di Tirano. Il menu è a base di ricette casarecce come la pasta di grano saraceno e i piatti valtellinesi.

 

Tenuta la Gatta –  Via Nazionale 121 – 23030 Villa di Tirano – Tel. +39 0342 701352 –  www.triacca.com
Càbianche – via Santo Stefano, 15 – 23037 Tirano – Tel. +39 339 2045524 – www.cabianche.it
Osteria Roncaiola – Via Santo Stefano 3 – 23037 Tirano – Tel. +39 0342 720387 – www.osteriaroncaiola.it

 

Valtellina: Bormio, città di campanili e bagni termali

Ultima tappa del nostro tour in Valtellina è Bormio, a 35 chilometri da Tirano.  Lungo la strada ci si può fermare a visitare il Parco delle incisioni rupestri di Grosio. Qui si trova la Rupe Magna di Grosio, una delle più grandi rocce incise dell’arco alpino con oltre 5 mila figure impresse. Le più antiche risalgono alla fine del Neolitico, al quarto millennio avanti Cristo. Di interesse artistico anche il piccolo comune di Grosio che ospita due antichi castelli (www.parcoincisionigrosio.it)

Arrivati a Bormio si resta sorpresi da tanta ricchezza artistica. Personalmente ho sempre sentito parlare di Bormio più come stazione sciistica (qui si disputa la Coppa del Mondo di Sci) e termale, che per il suo patrimonio artistico. Avrò contato nella mia passeggiata almeno 20 chiese, campanili e una serie di palazzi storici con i loro tipici cortili. Bormio è divisa per quartieri (come le contrade senesi), sono 5 e si chiamano reparti. La Chiesa di S.Spirito, trasformata per decenni in casa privata, è tornata oggi all’antico splendore ed è visitabile con i suoi affreschi ben conservati. Tra le chiese da scoprire quella gesuita di S.Ignazio e la Chiesa Collegiata, la Torre delle Ore e il Kuerc, l’antico centro commerciale di Bormio. D’estate la località è popolata soprattutto di ciclisti desiderosi di percorrere il Passo dello Stelvio, tappa-simbolo del giro d’Italia che attraversa la zona (www.bormio.eu)

 

Da vivere in tutte le stagioni dell’anno, invece, le famose Terme di Bormio. I Bagni Nuovi e i Bagni Vecchi sono luoghi in cui perdersi per il loro fascino liberty e le proprietà rigeneranti delle acque. Entrambi strutture storiche, distanti pochi passi l’una dall’altra con acque naturalmente termali calde a 37°-43° che sgorgano da 2 mila anni in diverse fonti all’interno del Parco Nazionale dello Stelvio.  Ai Bagni Vecchi, dove abbiamo fatto la nostra esperienza benessere, c’è la Grotta sudatoria di San Martino, un bagno turco naturale dentro una galleria di roccia, risalente al 1827. È davvero emozionante respirare i vapori acquei nel ventre della terra! Da provare anche le diverse saune aromatiche (al cirmolo e alla lavanda) all’interno di stue d’epoca: i Bagni dell’Arciduchessa d’Austria, i Bagni Imperiali e ovviamente il bagno caldo nella piscina panoramica, l’infinity pool accanto a un’antica chiesa, con affaccio suggestivo sulla conca di Bormio.  Si può accedere alle Terme pagando un ingresso giornaliero oppure alloggiando all’interno dei due hotel. Le strutture appartengono al Gruppo QC Terme (di Andrea e Saverio Quadro Curzio), nato nel 1982 e che oggi comprende 9 centri benessere e resort all’avanguardia in tutta Italia, prossimamente anche a New York .

Dormire a Bormio: La Genzianella è un “alpine chic hotel”, recentemente ristrutturato dai figli dei proprietari. Lo stile e l’atmosfera sono decisamente molto accoglienti, con un tocco glam. Ho apprezzato gli arredi, le tappezzerie e la biancheria da camera. Ottimo il servizio al tavolo durante i pasti e il menu a scelta tra varie proposte.

QC Terme  Bagni di Bormio – Via Bagni Nuovi 7 – 23038 Valdidentro – Tel. +39 0342 910131 – www.bagnidibormio.it
La Genzianella, Via Zandilla 6 – 23032 Bormio (So) – Tel. +39 0342 904485 – www.genzianella.com

 

Come arrivare in Valtellina: in treno da Milano con un regionale Trenord fino a Sondrio, Tirano o Colico. Le altre località sono collegate da bus regionali integrati con il biglietto ferroviario.

Ti è piaciuto Valtellina: sulla strada del vino fino a Bormio? Leggi anche:

Valtellina da scoprire tra palazzi storici, castelli e affreschi
Adler Spa Resorts: il benessere inizia dalla tavola
Adler Mountain Lodge: toccare le Dolomiti con un dito!
Sicilia Iblea: viaggio alla scoperta del barocco più autentico

Tags:

Non ci sono ancora commenti